Brand Usa verso il capolinea. Preoccupazione di Roger Dow
Si mormorava da più parti che l’amministrazione del neo presidente Donald Trump prevedesse la cessazione di Brand USA, l’organizzazione di marketing promossa da Obama con il Travel promotion act, una delle grandi vittorie bipartisan di Roger Dow, presidente e ceo di U.S.Travel association.
Oggi abbiamo la certezza dell’intenzione visto il documento presentato martedì scorso dall’Amministrazione Trump con riferimento al federal budget che propone che i fondi stanziati dal governo americano per Brand USA e la promozione del turismo americano (incoming) siano destinati al controllo dell’immigrazione e delle frontiere, distogliendoli dalla promozione internazionale da parte di una delle organizzazioni che si è guadagnata una stima planetaria in pochissimo tempo.
L’aumento dell’arrivo di visitatori internazionali sembra non essere tra le priorità dell’attuale governo degli Stati Uniti, visto che il piano di bilancio delineato dalla “Trump administration” suggerisce di eliminare Brand USA.
Brand USA nata nel 2010 durante l’amministrazione di Barack Obama è un ente condotto in partenariato pubblico-privato, con il contributo finanziario di oltre 700 organizzazioni private. La politica che persegue è quella di rilanciare l’economia con l’arrivo di più turisti.
Roger Dow, presidente della US Travel Association, ha criticato la possibile chiusura dell’organizzazione.
«Con tutto quello che sta succedendo nel mondo – ha dichiarato Dow alla vigilia dell’ Ipw di Washington – significherebbe rinunciare a fette di mercato turistico nel peggior momento possibile. L’Eliminazione di Brand USA è sul tavolo, nonostante sia il segretario al Commercio Ross e il direttore del Bilancio Mulvaney lo abbiano anteriormente supportato. La creazione di Brand USA è stato uno sforzo bilaterale guidato proprio dai repubblicani, votato in maniera massiccia da ambo le camere. Brand USA è il motivo per cui lo scorso anno sono arrivati 8.9 miliardi di uds dal turismo, secondo gli studi di Oxford Economics, un rate di ritorno di investimento “28 a 1”. Brand USA non è finanziato nemmeno con un penny dai contribuenti, ha contribuito a ridurre il deficit di 50 milioni e toglierlo dalla scena significherebbe rimettere voci in rosso. Il turismo rappresenta la seconda voce di esportazione e supporta 15 milioni di posti di lavoro e, francamente, fatichiamo a capire il motivo che l’Amministrazione Trump ha per cancellare tutto questo dalla scena economica del nostro Paese». - Fonte: TravelQuotidiano.com