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Boom di stranieri ma l'Enit è bloccato

Boom di stranieri ma l'Enit è bloccato

23 Maggio 2015

pIl 2015 potrebbe essere un'estate assai positiva per il turismo italiano. La domanda interna resta debole, anche se in recupero rispetto al 2014, come sottolineano i dati elaborati dalla società Tns per l'Eurobarometro, ma ciò che più conta è che un buon numero di esuberi pensa di trascorrere nel nostro Paese un periodo di vacanza. Non solo. C'è un gran numero di "indecisi" in Europa: almeno 45 milioni di persone, sempre secondo le stime Tns, potrebbero decidere a favore dell'Italia se ci fossero investimenti mirati in comunicazione. Invece, la situazione dell'Enit, l'ente di promozione dell'Italia, resta in stallo da mesi.

Sono già 26,7 milioni coloro che in Europa - stima Tns - dichiarano di aver pianificato vacanze in Italia (short breaks compresi) di cui 6,3 milioni dalla Germania e 4,1 milioni dalla Francia. Gli indecisi in Germania sono tantissimi (almeno 5,7 milioni) e ancor di più in Francia (6,2 milioni) . Il numero degli arrivi nel nostro Paese potrebbe crescere in maniera esponenziale.

«Per gli arrivi in Italia, si può stimare un flusso in linea con quello del 2014, con un 3% degli europei intenzionati a trascorrere almeno una vacanza del 2015 nel nostro Paese», dice Walter Caccia, manager Tns -. Per quanto riguarda le provenienze, fra quelli che hanno già deciso almeno una vacanza nel 2015, dichiara di scegliere l'Italia come Paese di destinazione il 14% deib tedeschi che andranno in vacanza, il 22% degli austriaci, il 14% degli olandesi , il 7% dei polacchi e il 7% degli inglesi.

«Speriamo che gli indecisi, a livello europeo ancora un 11%, possano convincersi per il Bel Paese - dice Caccia -: un 9% di tedeschi, un 17% di spagnoli, un 13% di francesi, un 12% di olandesi, un 5% di austriaci e un 6% di polacchi potrebbero essere influenzati nel loro processo decisionale, scegliendo il nostro Paese come meta per le loro vacanze: gli operatori hanno dunque ancora del lavoro da fare, per portare gli indecisi sul nostro territorio».

Resta invece tutto da sciogliere il nodo della promozione in un momento che si presenta favorevole. La spesa dei turisti stranieri cresce quest'anno del 4,6%, rileva Bankitalia, e nei primi due mesi dell'anno l'incoming ha portato nel nostro Paese 3,5 miliardi di euro.; tra gennaio e febbraio gli arrivi turistici dalla sola Europa sono aumentati di almeno 1,5 milioni.

Gli imprenditori sono invece sul piede di guerra per la grave situazione dell'Enit ed hanno inviato al Governo un ultimatum ufficiale. Una nota congiunta di FederturismoConfindustria, Confturismo Confcommercio e Assoturismo-Confesercenti (i presidenti sono rispettivamente: Renzo Iorio, Luca Patanè e Claudio Albonetti) non lascia spazio a equivoci: «Le imprese e le filiere produttive del turismo italiano sono fortemente preoccupate dal protrarsi estenuante del percorso evolutivo voluto per Enit - scrivono Iorio, Patanè e Albonetti -.

A un anno dal commissariamento dell'ente, la nuova configurazione non riesce a concretizzarsi e forzatamente il supporto di comunicazione e promozione all'estero della destinazione Paese latita. Ne èesempio lampante la situazione di Expo Milano, che registra visitatori principalmente italiani e alberghi vuotial 50%, con una notorietà dell'evento sui principali mercati stranieri ancora estremamente bassa». Secondo Iorio, Patanè e Albonetti, «un settore centrale per le prospettive di crescita economica e di impiego dell'Italia come il comparto del turismo, non può continuare a essere lasciato senza un supporto strutturato che tenga il passo dei nostri Paesi concorrenti, Francia e Spagna in testa.In tale contesto chiediamo pertanto un chiaro impegno del governo a dirimere la questione e accelerare i tempi, ivi compreso il recepire le indicazioni in merito al rappresentante delle imprese in seno al cda Enit, non ancora richieste dal ministro Franceschini».

Per contro, se la visione del governo è quella di un nuovo soggetto unitario di promozione globale dell'attività produttiva e dell'attrattività Paese, le imprese del turismo italiano - sottolineano Federturismo, Confturismo e Assoturismo sono pronte a dare il proprio fattivo contributo di esperienza e competenza a un tavolo di lavoro ristretto da convocare al più presto: in un mercato globale così competitivo il fattore tempoè determinante, così come la chiarezza di strategiae la capacità di comunicarla sui mercati.

3,5 miliardi Introiti valutari turistici Stima Bankitalia sugli introiti valutari in gennaioe febbraio Ue 28 Belgio Francia Spagna Olanda Austr ia Polonia Germania G. Bretagna Fonte: dati Tns-Eurobarometro 2015. Di V. C. - Fonte: Il Sole 24 Ore