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'Better in winter', Formentera punta a destagionalizzare

'Better in winter', Formentera punta a destagionalizzare

Presentato al trade milanese il nuovo progetto dell'isola spagnola, visitata da 350mila italiani nel 2016: obiettivo, potenziare i periodi di spalla

“L’isola di Formentera ha tanto da offrire, soprattutto al di fuori della stagionalità classica, grazie ad un clima mite e ad una minore presenza di turisti che rendono il soggiorno ancora più autentico, in particolare a maggio ed ottobre. Invitiamo gli italiani a visitarci a settembre ed ottobre, mesi ideali per le immersioni in kayak così come per i percorsi di trekking e in bicicletta”. Così l’assessore al Turismo dell’isola di Formentera Alejandra Ferrer, che a Milano ha illustrato al trade il progetto “Better in Winter”.

“La nostra isola – ha spiegato Ferrer - è un bene prezioso ed è nostro obiettivo promuovere un turismo sostenibile attraverso progetti di sensibilizzazione e conservazione del nostro patrimonio naturalistico: ne è un esempio ‘Save Posidonia’, il programma finalizzato alla protezione e alla salvaguardia dell’alga marina Posidonia oceanica, responsabile dell’ecosistema mediterraneo che protegge la qualità delle nostre acque”.

Attraverso il progetto “Better in Winter” l’ente ha deciso di potenziare le stagioni di spalla, facendo conoscere le numerose attività che si svolgono a Formentera durante questi mesi. Il 7 ottobre prossimo partirà la quinta edizione del triathlon: nuoto, ciclismo e corsa su strada sono le differenti discipline che per un giorno animeranno Formentera. Sempre ad ottobre (dal 12 al 15) si terrà Formentera Zen, tante attività che faranno entrare in connessione con la parte più spirituale dell’isola attraverso sedute di yoga e conferenze sull’alimentazione, sulla psicologia e sulla medicina. Nel mese di maggio si svolge, invece, una maratona di 21 km che permette di visitare l’isola e ammirarne il paesaggio. Oltre a questo, sia in primavera che in autunno la federazione della ristorazione  promuoverà una serie dì attività gastronomiche con la possibilità di degustare la vera cucina del luogo con menù fissi a prezzi competitivi.

I dati turistici a livello di presenze evidenziano una situazione stabile negli ultimi 5 anni, con la concentrazione massima dei flussi nei mesi di luglio e agosto; il 53% è rappresentata da turisti italiani, che nel 2016 sono stati 350mila. L’obiettivo è redistribuire queste presenze anche nei mesi di bassa stagione. A.Gi. – Fonte: Guidaviaggi.it