Bene il settore dei viaggi in Europa: +7% gli arrivi stranieri, +5% i pernottamenti
Buone notizie per il turismo europeo. Nel terzo trimestre ha registrato un aumento del 7% degli arrivi stranieri e del 5% dei pernottamenti su base annua. Un settore che rivela una performance solida, superando i dati pre-pandemia e dimostrando resilienza nonostante i venti contrari economici e le sfide geopolitiche.
E’ quanto emerge dall’ultima ricerca della European Travel Commission (Etc) che evidenzia un aumento del 6% degli arrivi stranieri rispetto ai livelli del 2019 e un aumento del 7% nella crescita su base annua. Anche i pernottamenti sono cresciuti del 5% rispetto all’anno precedente. La tendenza al rialzo è guidata da grandi eventi, dal miglioramento della connettività aerea – soprattutto dalla Cina – e dalla persistente domanda repressa.
Il rapporto di Etc
Il rapporto dal titolo “Tendenze e prospettive del turismo europeo” per il terzo trimestre del 2024 offre approfondimenti sulla performance dinamica del turismo europeo durante il periodo estivo e fornisce un’analisi completa degli ultimi sviluppi turistici e macroeconomici della regione.
Mentre l’inflazione complessiva in Europa si è attenuata, l’inflazione dei servizi rimane elevata, colpendo sia le imprese turistiche sia i viaggiatori. I prezzi dei voli internazionali nell’Eurozona sono diminuiti in luglio e hanno registrato un leggero aumento in agosto, ma l’inflazione per alloggi e vacanze tutto compreso ha continuato a superare l’inflazione complessiva dei servizi.
La spesa turistica aumenterà del 10,3%
Man mano che i viaggiatori diventano sempre più attenti al prezzo, si assiste a un notevole spostamento verso esperienze di viaggio orientate al valore. Le previsioni sono che la spesa turistica complessiva in tutta Europa aumenterà del 10,3% nel 2024 rispetto al 2023 e raggiungerà i 719,7 miliardi di euro, con l’Europa Occidentale che rappresenterà il 74% di questo totale.
Commentando la pubblicazione del rapporto, il presidente di Etc, Miguel Sanz, ha dichiarato: “La performance del turismo europeo nel 2024 sottolinea la resilienza e l’attrattiva duratura del settore nonostante le pressioni economiche. I viaggiatori continuano a dare priorità alle vacanze, anche a fronte dell’aumento dei costi, evidenziando il ruolo essenziale del viaggio nelle loro vite. Dopo un’estate intensa, l’Europa sta affrontando attivamente i limiti di capacità, ridistribuendo i visitatori verso destinazioni diversificate. Il nostro obiettivo è alleviare la pressione sulle aree sovraccariche e garantire che i benefici economici del turismo siano maggiormente condivisi equamente. Il turismo europeo non significa solo ripresa; dobbiamo evolverci per garantire un futuro sostenibile”, ha affermato.
Le destinazioni
Oltre la metà delle destinazioni europee segnalate hanno superato i livelli di arrivi stranieri del 2019, con quasi un terzo in aumento di oltre il 10%. Le destinazioni del Mediterraneo meridionale hanno mostrato una performance particolarmente forte, guidate da Serbia (+34%) e Malta (+32%), seguite da Portogallo e Grecia (ciascuna +19%). La Turchia (+16%) si trova ad affrontare una concorrenza crescente poiché i viaggiatori attenti al budget si rivolgono ad altre destinazioni del Mediterraneo a causa dell’aumento dei prezzi.
La ripresa è più lenta nei Paesi Baltici, in Finlandia, Romania e Slovacchia, dove i cali rispetto ai livelli del 2019 vanno dal 24% all’11%. Tuttavia, i dati su base annua in molti Paesi forniscono prospettive promettenti, suggerendo che la ripresa sta progredendo, anche se a un ritmo più lento rispetto ad altre aree. In particolare, Romania (+12,8%), Lettonia (+12,7%) ed Estonia (+10,7%) hanno mostrato aumenti sostanziali degli arrivi stranieri rispetto ai livelli del 2023.
I viaggi aerei
Osservando la performance del settore, la domanda di viaggi aerei in Europa è aumentata del 3,4% durante i mesi estivi, nonostante le interruzioni dovute a problemi di sicurezza informatica e scioperi. È probabile che le frequenti interruzioni del traffico aereo durante l’estate – che hanno coinvolto diversi Paesi europei – abbiano frenato la ripresa in tutta la regione. Statistiche recenti hanno riportato che quasi il 40% dei passeggeri in Europa quest’estate ha subito ritardi o cancellazioni.
Il fronte ricettivo
La performance del settore ricettivo rimane forte, con il ricavo per camera disponibile (RevPAR) negli hotel europei in aumento del 5,9% su base annua. Le destinazioni del Sud e del Mediterraneo stanno registrando la crescita più elevata delle tariffe giornaliere, spinte da una domanda robusta nonostante l’aumento dei prezzi.
Questo modello suggerisce che, sebbene i viaggiatori siano più attenti al budget, sono comunque disposti a pagare per esperienze di fascia alta durante le stagioni di punta. Allo stesso modo, gli affitti a breve termine sono aumentati dell’11% ad agosto 2024 rispetto al 2023, in particolare in Francia e Italia. Questa crescita rappresenta circa 479mila unità in affitto a breve termine da agosto 2023.
Bilanciare la distribuzione del turismo
Il rapporto esamina anche la crescente preoccupazione per il sovraffollamento, evidenziando la distribuzione non uniforme dei flussi turistici in tutta Europa. Sebbene l’aumento del turismo abbia influenzato positivamente le economie europee, le destinazioni popolari si trovano ancora una volta ad affrontare limiti di capacità e tensioni ambientali, in particolare durante l’alta stagione del 2024.
In risposta a queste continue sfide, alcuni Paesi e città hanno implementato misure per diventare più resilienti al previsto continuo aumento dei volumi turistici. Queste misure mirano a ridurre il flusso di turisti in aree concentrate, a distribuire i flussi verso altre destinazioni in tutto il Paese e a massimizzare il valore che ricevono dal turismo.
In particolare, si sta cercando di promuovere le destinazioni meno conosciute, con l’obiettivo di ridistribuire i flussi turistici e alleviare la pressione sugli hotspot sovraffollati. Dati recenti indicano che gli arrivi nelle destinazioni emergenti sono in aumento, anche se partono da una base più piccola a livello numerico. Ad esempio, l’Albania ha registrato un notevole aumento nel numero di visitatori, mentre città come El Hierro e Siviglia in Spagna stanno registrando una crescita che supera destinazioni turistiche consolidate come Ibiza e Tenerife.
Fonte = GUIDA VIAGGI 07/11/24