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Bellavita, il B2B del food italiano riparte da Londra

Bellavita, il B2B del food italiano riparte da Londra

03 Giugno 2015

MILANO A Heathrow sbarcheranno, tra gli altri, la 'Nduia, le tigelle modenesi e il pecorino sardo "vegetariano" Erkiles di Olzai. Riparte da Londra Bellavita Expo, la piattaforma privilegiata di promozione dei prodotti italiani a livello internazionale, in un viaggio itinerante che toccherà le principali capitali del business in Europa, Stati Uniti e Far East tra 2015 e 2020 (date e luoghi ancora da destinarsi).

A cominciare da Amsterdam già nel mese di novembre. Il meccanismo, imperniato su B2B - che si terrà a Londra dal 19 al 21 luglio al Business Design Center (e il 22 e 23 novembre ad Amsterdam per l'area del Benelux) - mira a facilitare l'incontro fra 300 produttori (230 lo scorso anno) di eccellenza italiana nel food & beverage e buyers esteri (attesi oltre 7mila) attraverso un trade show internazionale dedicato esclusivamente alle eccellenze del Made in Italy.

Pmi artigianali", ma comunque in grado di assicurare una certa capacità esportativa. «Il progetto Bellavita Expo - ha spiegato Aldo Mazzocco, fondatore di Bellavita Expo e Ceo di Quiris Media - nasce per dare un aiuto concreto alle eccellenze del gusto italiane che vogliono far conoscere i propri prodotti su mercati esteri ma che non hanno fino ad ora avuto uno spazio progettato per le loro esigenze. Molti dei produttori che partecipano a Bellavita non sono mai stati all'estero a presentare le loro delizie, non esisteva un programma che aiutasse concretamente i piccoli produttori. Noi proponiamo pacchetti completi, dal trasporto della merce a prezzi convenzionati, all'allestimento dello stand e perfino un servizio di interpreti se necessario». Un modo anche per promuovere, sugli scaffali all'estero, prodotti italiani autentici, laddove invece si moltiplicano le imitazionio quelli del tutto falsi.

Ma chi saranno i buyers? «Responsabili della Gdo- ha aggiunto Mazzocco - managers di hotel e ristoranti, direttori acquisti della media e piccola distribuzione, baristi, sommelier, broker di vini, grossisti cash & carry, importatori e distributori, ma anche giornalisti e bloggers». Nel 2014, il valore complessivo dell'export alimentare italiano nel Regno Unito è stato pari a 2,5 miliardi di euro. Un valore pari al totale delle vendite alimentari che si raggiungeranno nel 2020 nei primi 10 mercati emergenti, secondo il recente studio "Esportare la dolce vita" a cura di Confindustria e Prometeia. Il food italiano oltre la Manica continua a registrare un incremento annuo del 5.6% e, per il settore, l'Isola si conferma il 3° piú grande mercato europeo. Mentre in Benelux, il "Made in Italy" alimentare esporta per oltre 1,8 miliardi l'anno, grazie soprattutto all'intensa attività verso i mercati asiatici dagli snodi portuali di Rotterdam e Anversa. Quest'anno, un'occasione in più per darsi conoscere come "brand" saranno i "Bellavita Awards", una serie di premi per tipologia di prodotto in base alle valutazioni di oltre 100 giudici scelti tra top buyerse professionisti internazionali.

Nella stessa cornice, l'Ais (Associazione italiana sommelier) conferirà il premio al miglior sommelier d'Inghilterra tra 500 candidati. Di L. C. - Fonte: Il Sole 24 Ore