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Bankitalia sul turismo: “Si può fare molto di più”

Bankitalia sul turismo: “Si può fare molto di più”

Indagine di due anni per dimostrare che il comparto realizza il 5% del Pil e il 6% dell’occupazione

Si può fare molto, molto di più nel turismo, parola di Banca d’Italia. L’ente ha presentato uno studio svolto in due anni, presentando i risultati durante "Turismo in Italia. Numeri e potenziale di sviluppo", presentato al Centro Carlo Azeglio Ciampi a Roma. Da questo emerge che il comparto realizza il 5% del Pil e circa il 6% dell'occupazione totale, valendo il 40% dell’export di servizi.

Secondo il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Fabio Panetta, la giusta domanda da porsi è di quanto è migliorabile questa posizione, di andamento sufficientemente buono, ma potenzialmente inespresso.

“Nell'ultimo ventennio la quota dell'Italia sulla spesa turistica mondiale ha subito un calo, che non dipende unicamente dall'affermazione di nuove destinazioni ed è stato più intenso per il nostro paese che per i principali concorrenti europei – spiega-. Solo dal 2011 le entrate turistiche internazionali sono tornate a crescere a ritmi sostenuti, di oltre il 30% fino al 2017. Si può stimare che se nel periodo 1999-2017, la spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese fosse cresciuta quanto la domanda potenziale, il Pil italiano sarebbe oggi più elevato di 0,8 punti percentuali”.

Tra i fattori negativi, il Mezzogiorno che concentra le maggiori risorse, ma attrae solamente il 15% della spesa totale dei movimenti internazionali. Al Sud, infatti, ci sono oltre la metà dei siti archeologici italiani, un quarto dei musei, quasi l'80% delle coste, i tre quarti del territorio destinato a parchi nazionali.

FONTE = GUIDA VIAGGI  .