Bankitalia incorona l’incoming: Italia batte Europa
Il passo è quello giusto. Sono quasi 91 milioni gli stranieri che hanno visitato l’Italia nel 2017, il 6% in più rispetto al 2016, con un impatto del turismo sul Pil superiore a quello della media europea. I numeri emergono dall’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale. Le vacanze nelle città d’arte e culturali si confermano la tipologia di più diffusa e con il peso più elevato nella spesa dei turisti stranieri; lo scorso anno è poi proseguita la ripresa dei soggiorni balneari. La crescita della spesa turistica dall’estero ha riguardato tutte le macro-regioni del Paese, soprattutto il Sud e il Centro.
Più di 20 milioni di viaggiatori hanno visitato l’Italia nel 2017 per una vacanza culturale o in città d’arte, spendendo circa 15,5 miliardi (quasi il 60% della spesa complessiva per vacanze dei turisti stranieri); la seconda tipologia per rilevanza è quella balneare (8,2 milioni di viaggiatori e 21% della spesa). Le entrate delle altre tipologie di vacanza (al lago, in montagna e altro) pesano meno e nel complesso sono diminuite rispetto al 2016.
Lo studio di Bankitalia (disponibile nella collana Statistiche del sito) contribuisce a compilare il conto dei servizi della bilancia dei pagamenti con la raccolta delle informazioni sulla spesa, sui viaggiatori in entrata e in uscita, sulle caratteristiche principali del viaggio. Al fenomeno del turismo internazionale contribuiscono i viaggi per motivi di lavoro, quelli per vacanza o altri motivi personali, effettuati da viaggiatori pernottanti (turisti) o non pernottanti (escursionisti). Con il termine viaggiatori ci si riferisce al numero dei passaggi alle frontiere italiane.
I risultati mostrano un 2017 con aumento dei flussi in entrata e in uscita rispetto all’anno precedente, in termini sia di viaggiatori sia di spesa. Quest’ultima (per i viaggiatori stranieri in Italia) è cresciuta a un tasso più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale. L’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica è salito allo 0,9% del Pil (da 0,8 nel 2016) grazie all’incremento delle entrate (ovvero la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia). Queste ultime (39,2 miliardi nel 2017, pari al 2,3% del Pil) sono aumentate a un tasso (7,7%) più che doppio rispetto a quello delle entrate mondiali da turismo internazionale, con una ricaduta positiva sulla quota di mercato dell’Italia. Dopo un decennio di stagnazione, anche la spesa dei viaggiatori italiani all’estero è aumentata (8,9%), insieme al numero dei viaggiatori e dei pernottamenti; nel 2017 è stata pari all’1,4% del Pil.
Secondo l’indagine della Banca d’Italia, se confrontiamo i quattro maggiori Paesi dell’area dell’euro, nel 2017 il surplus della bilancia turistica dell’Italia in rapporto al Pil è risultato inferiore, come già nell’anno precedente, solo a quello della Spagna; è stato invece superiore a quello medio dell’Unione europea e dell’area dell’euro. Le entrate da turismo internazionale in Italia sono state pari al 2,3% del Pil, un livello appena inferiore alla media dell’Ue e dell’area dell’euro (2,5%). Nel 2017 la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia è aumentata del 7,7% rispetto al 2016, superando i 39 miliardi euro.
I visitatori provenienti dall’area dell’euro, che concorrono in modo significativo alle entrate turistiche complessive dell’Italia (oltre il 40%), hanno fornito il principale contributo alla crescita nel 2017, aumentando dell’11,3%. La Germania, insieme a Stati Uniti e Francia, continua a essere il maggior importatore di servizi turistici dall’Italia: le spese dei turisti tedeschi nel nostro paese sono cresciute di quasi il 15% lo scorso anno, seconde solo a quelle dei canadesi. La Germania ha rappresentato nel 2017 il principale paese di provenienza anche in termini di numero di visitatori, superando la Svizzera. I turisti spagnoli sono aumentati di oltre il 20% e si è allungata anche la durata media del loro viaggio; si è invece contratta la spesa media giornaliera. Il giudizio medio dei viaggiatori stranieri sull’Italia resta molto positivo, con valori compresi (su una scala fino a 10) tra 8 e 9. Alloggio, ristoranti e shopping rappresentano quasi l’83 per cento dell’ammontare complessivo della spesa del turista straniero.
Nel 2017 gli italiani hanno effettuato 64,5 milioni di viaggi all’estero, spendendo 24,6 miliardi (con una crescita, rispettivamente, del 4,1 e dell’8,9% rispetto al 2016). L’incremento della spesa dei viaggiatori pernottanti (9,2%) è stato determinato da quello del numero dei viaggi; l’aumento della spesa media giornaliera è controbilanciato dalla riduzione della durata media del viaggio. - di Claudia Ceci - Fonte: L'Agenziadiviaggi.it