Bagagli, posti, sedili: i dg delle Enac d'Europa scrivono alla Ue
I dirigenti degli enti dell'aviazione civile di Italia, Francia, Germania e Spagna chiedono l'individuazione di servizi minimi comuni che siano compresi nel prezzo del biglietto
Garantire alcuni servizi minimi comuni a tutti i vettori, a livello europeo, includendoli d'ufficio nel prezzo del biglietto. E’ con questo obiettivo che i direttori generali delle autorità per l’aviazione civile di Italia, Francia, Germania e Spagna hanno inviato una richiesta alla Commissione Europea.
“La richiesta – si legge in una nota che spiega l’iniziativa - nasce dalle pratiche commerciali di alcune compagnie aeree, soprattutto low cost, come pagamenti aggiuntivi per bagagli o assegnazione dei posti, che richiedono una risposta da parte della Commissione Europea e dalle singole autorità nazionali. Gli obiettivi principali della richiesta delle quattro autorità promotrici dell’iniziativa, sono quelli di assicurare il corretto funzionamento del sistema e di evitare il deterioramento della qualità dei servizi forniti ai cittadini”.
Quanto ai servizi individuati dai dg dei quattro paesi europei come “minimi”, troviamo il bagaglio a mano e da stiva incluso nel prezzo del biglietto, una larghezza e un passo adeguati tra i sedili e l’assegnazione obbligatoria e gratuita del posto adiacente a un minore o a una persona con mobilità ridotta con cui si viaggia.
Si tratta di temi importanti all’attenzione anche degli Stati Uniti - evidenzia il dg Enac Alessio Quaranta - che hanno di recente approvato un regolamento che disciplina, per la prima volta, alcune delle questioni sopra citate stabilendo, ad esempio, una larghezza minima del sedile o la distanza minima tra sedili. La liberalizzazione del mercato ha indiscutibilmente comportato benefici sociali, economici e di coesione territoriale in tutta Europa. Riteniamo, però, che alcuni servizi, tra cui quelli oggetto della richiesta alla Commissione Europea, siano connessi alla dignità del passeggero e non possano essere lasciati totalmente alla discrezionalità del mercato e degli interessi economici delle compagnie. L’Enac auspica che il percorso proposto venga condiviso dalla Commissione Europea e venga così avviato al più presto l’iter regolatorio per tutte le compagnie che operano nell’Unione Europea”.
FONTE = GUIDA VIAGGI