AUSTRIA: LOCKDOWN PER CHI NON È IMMUNIZZATO
“Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-Covid è la nostra cintura”.
Queste le parole del cancelliere austriaco Alexander Schallenberg per annunciare che l’Austria, da oggi impone il lockdown a chi non è immunizzato.
Ristoranti, hotel, bar, pasticcerie, attività sportive, eventi culturali e movida, dunque, sono riservati esclusivamente ai soli cittadini che hanno effettuato il vaccino anti-Covid o sono guariti dal virus.
Con questa decisione, in sostanza, sarà possibile soggiornare presso le strutture alberghiere austriache o recarsi presso gli impianti sciistici in sicurezza, sapendo che vi potranno avere accesso solamente i cittadini e turisti immunizzati ovvero vaccinati o guariti entro i sei mesi. I tamponi molecolari (Pcr) e antigenici, in questa fase, cesseranno la loro validità.
La sicurezza è il primo pensiero anche per le strutture alberghiere austriache, che rappresentano realmente il luogo sicuro dove programmare una vacanza. Protette e igienizzate nel pieno rispetto delle più rigide misure di sicurezza, gli hotel austriaci sono pronti ad accogliere gli ospiti immunizzati. La prima neve è già comparsa e il paesaggio pre-invernale è un richiamo irresistibile per gli appassionati delle attività outdoor.
La regola delle 2-G
Con le nuove misure viene accelerato il piano graduale già attuato dal governo federale austriaco.
Da oggi, lunedì 8 novembre, la regola cosiddetta delle “2-G” (“Geimpft=vaccinati, Genesen=guariti”) si applicherà, dunque per accedere a ristoranti, alberghi, esercizi di ristorazione notturna, musei e istituzioni culturali, ricreative e sportive, e impianti di risalita. Queste regole stringenti sono necessarie come misure per contenere il numero di infezioni ma allo stesso tempo, contribuiranno allo svolgimento della stagione turistica invernale in Austria.
L’Austria ha già dimostrato in estate che il turismo responsabile è possibile durante la pandemia. Ora, quale Paese ospitante responsabile, l’Austria sta prendendo tutte le misure necessarie per proteggere i suoi ospiti e gli addetti del settore anche nella stagione invernale.
“Con regolamenti severi, chiari e pianificabili, stiamo entrando nella stagione invernale con grande senso di responsabilità. L’industria del turismo è molto ben preparata per l’implementazione delle misure. Una cosa è chiara: coloro che sono vaccinati continueranno a non sentire quasi nessuna restrizione. Naturalmente, questo vale anche per il turismo e i nostri ospiti internazionali”, dichiara Lisa Weddig, direttrice generale di Österreich Werbung (Ente nazionale austriaco per il turismo).
I test Covid di qualsiasi tipo – sia Pcr che test antigenici – non sono più ammessi come titolo d’accesso. Si applica un periodo transitorio di quattro settimane. Durante questo periodo, la prima vaccinazione in combinazione con un test Pcr è considerata un titolo d’accesso – quindi l’immunizzazione completa non è ancora richiesta durante il periodo di transizione.
Indossare una mascherina FFP-2 è obbligatorio in negozi, musei e biblioteche.
La validità dei certificati di vaccinazione è ridotta a nove mesi dopo l’immunizzazione completa (in precedenza 12 mesi). In seguito, un’ulteriore dose (di solito la terza) è necessaria per un certificato valido. Si applica un periodo di transizione di tre settimane.
I bambini sono attualmente esentati dall’obbligo di presentare un titolo d’accesso fino ai dodici anni di età. E’ previsto che questo regolamento si applicherà anche in futuro. Si sta lavorando ad un regolamento praticabile per i minori a partire dai dodici anni.
Fonte = GUIDA VIAGGI 08/11/21