Arrivi italiani in Egitto: +4%, ma su Sharm la ripresa è lenta
Sharm così così, bene invece Marsa Alam, male le crociere sul Nilo. Nonostante tutto però, il mercato italiano verso l’Egitto tiene, anzi avanza anche un po’ rispetto allo scorso anno.
«Nei primi sei mesi del 2015 sono arrivati circa 160mila italiani, con un incremento del 4% rispetto a 12 mesi prima», ha detto Emad Abdalla (nella foto), direttore dell’ente del turismo egiziano in Italia, incontrato a Expo durante la Giornata nazionale dell’Egitto.
«Anche nei momenti più critici gli arrivi dall’Italia non sono mai mancati, ma su Sharm voglio sottolineare come gli altri mercati siano già tornati senza alcun timore. Gli italiani, invece, ancora non si fidano, nonostante le situazioni più delicate dal punto di vista della sicurezza siano a quasi 550 km di distanza».
E così, le presenze di russi a Sharm salgono ancora di più (200mila solo nel mese di giugno), oltre a quelle di tedeschi e inglesi (80mila). Peraltro i nostri connazionali, sempre alla ricerca di nuove mete, si sono spostati verso Marsa Alam, mentre ancora in profondo rosso sono i tour nell’Egitto classico. «Nei prossimi anni però assisteremo al grande sviluppo di tutta l’area che va da Hurghada a Marsa Alam, una zona ancora vergine dal punto di vista del turismo», ha assicurato il direttore dell’ente.
A fine ottobre, intanto, partirà anche la nuova campagna promozionale, per la quale è previsto un budget di 40 milioni di dollari. E per il mercato italiano potrebbero non esserci buone notizie. «Saranno 24 i mercati coinvolti, stiamo ancora valutando se spostare parte delle risorse dagli incentivi ai charter (che per gli operatori italiani continueranno sicuramente fino a quella data; n.d.r.) a una promozione più su vasta scala. Nulla è comunque stato ancora deciso», ha concluso Emad Abdalla. www.egypt.travel Di G.M. - Fonte: l'Agenziadiviaggi.it