Ammalarsi in viaggio. Un vademecum per le cure all'estero
Alle soglie dell alta stagione il Ministero della Salute rende disponibile per i viaggiatori, sul suo portale, la guida interattiva Se parto per& , che aiuta l utente a orientarsi tra le regole dell assistenza sanitaria.
Regole che variano da Paese a Paese in base agli accordi bilaterali siglati dall Italia con Argentina, Australia, Brasile, Capo Verde, Città del Vaticano e Santa Sede, Paesi dell ex Jugoslavia (Macedonia, Serbia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina), Principato di Monaco, San Marino e Tunisia.
La guida del Ministero fornisce indicazioni sul diritto alle cure in caso di infortunio o malattia e sugli adempimenti necessari prima di partire. Ad esempio, spiega ilcorriere.it, in caso di soggiorno temporaneo in Argentina hanno diritto alle cure urgenti solo gli italiani titolari di pensione e i loro familiari.
Se, invece, ci si reca in Tunisia per turismo si deve sapere che la Convenzione non prevede tutele nemmeno per le cure urgenti o il pronto soccorso. In altri Paesi, come ad esempio in Brasile, la Convenzione esiste solo sulla carta - segnala Sergio Acquaviva, direttore dell ufficio mobilità sanitaria internazionale presso la Direzione generale della programmazione sanitaria del Ministero della Salute -. Anche se più volte è stato sollecitato un intervento delle autorità locali, non si è riusciti a rendere operativo l accordo .
Inoltre il Ministero segnala che le Convenzioni bilaterali escludono l asssitenza indiretta: occorre dunque premunirsi prima di partire, altrimenti le cure pagate all estero non saranno rimborsate. Di S. G. - Fonte: Ttgitalia.com