Altre otto settimane di Cig per il turismo
22 Marzo 2022
Verso una interpretazione delle causali per far fronte alla crisi energetica
Ulteriori 8 settimane di ammortizzatore sociale Fis per le aziende fino a 15 dipendenti dei settori del turismo in difficoltà che hanno esaurito le 13 settimane già concesse (come gli alloggi, le agenzie e i tour operator). È il principale intervento integrativo al testo del decreto approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri (ancora in fase di rifinitura) annunciato ieri dal ministro del Lavoro alla trentina di sigle delle parti sociali incontrate in videocollegamento per fare il punto sull'attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali nell'attuale difficile contesto legato alla guerra in Ucraina, con le imprese messe in ginocchio dall'impennata dei prezzi energetici e dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Orlando ha preannunciato la pubblicazione di un decreto ministeriale per dettagliare meglio per il ricorso alla cassa integrazione ordinaria la causale di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa dovuta a "mancanza di materie prime o di componenti" necessari alla produzione non imputabile all'impresa, ritenendo il "caro energia" assimilabile alla carenza di componenti, laddove essa sia elemento essenziale per la realizzazione di processi di trasformazione di un determinato bene. Accanto a questo intervento amministrativo, nel Dl energia compariranno ulteriori 8 settimane di ammortizzatore per le aziende del turismo con meno di 15 dipendenti che ricorrono ai trattamenti del Fondo di integrazione salariale, appartenenti ai codici Ateco già previsti nel Dl Sostegni ter (esclusa la ristorazione collettiva). Viene anche confermata per le imprese industriali colpite dal caro energia e materie prime che hanno esaurito i contatori degli ammortizzatori, ulteriori 26 settimane di cassa integrazione ordinaria da utilizzare fino al 31 dicembre 2022, intervento finanziato con 150 milioni. Sarà poi l'Inps a monitorare il rispetto dei limiti di spesa, perché una volta esaurite le risorse, non si accetterano nuove domande. A sindacati e imprese che sollecitavano un intervento di concessione degli ammortizzatori sociali a più ampio raggio, il ministro Orlando ha risposto spiegando che la strategia del governo è quella di procedere con un'azione mirata sul versante degli ammortizzatori, per non supportare le sospensioni delle attività, assicurando sostegni alle imprese in difficoltà a causa dei costi energetici, affinché mantengano aperti gli impianti. «Le misure aggiuntive sono un primo segnale, ma dovranno seguire ulteriori risposte - ha commentato Tania Scacchetti (Cgil)-. Per non compromettere eccessivamente il reddito dei lavoratori garantendo, ovunque possibile, la continuità delle produzioni, è necessario favorire i contratti di solidarietà, intervenire sui contatori, valutare la riduzione del costo delle addizionali». Il leader della Cisl, Luigi Sbarra «pur apprezzando le ulteriori settimane di Cig alle aziende che hanno esaurito le durate massime», ha chiesto l'estensione della cassa scontata del Decreto Sostegni-ter ad «altri settori e dal suo prolungamento almeno fino a giugno». Ivana Veronese (Uil) ha sollecitato un intervento esteso all'«artigianato calzaturiero e il made in Italy bloccato, il comparto del legno di alta fascia che vede chiudersi gli sbocchi di mercato, il commercio di piccole dimensioni che patisce la contrazione dei consumi interni, i viaggi ed il trasporto alle prese con il caro carburanti, il settore dei servizi in crisi, ma anche la manifattura che aveva cominciato a riprendersi».
Fonte = IL SOLE 24 ORE 22/03/22
Ulteriori 8 settimane di ammortizzatore sociale Fis per le aziende fino a 15 dipendenti dei settori del turismo in difficoltà che hanno esaurito le 13 settimane già concesse (come gli alloggi, le agenzie e i tour operator). È il principale intervento integrativo al testo del decreto approvato venerdì scorso dal consiglio dei ministri (ancora in fase di rifinitura) annunciato ieri dal ministro del Lavoro alla trentina di sigle delle parti sociali incontrate in videocollegamento per fare il punto sull'attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali nell'attuale difficile contesto legato alla guerra in Ucraina, con le imprese messe in ginocchio dall'impennata dei prezzi energetici e dalle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Orlando ha preannunciato la pubblicazione di un decreto ministeriale per dettagliare meglio per il ricorso alla cassa integrazione ordinaria la causale di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa dovuta a "mancanza di materie prime o di componenti" necessari alla produzione non imputabile all'impresa, ritenendo il "caro energia" assimilabile alla carenza di componenti, laddove essa sia elemento essenziale per la realizzazione di processi di trasformazione di un determinato bene. Accanto a questo intervento amministrativo, nel Dl energia compariranno ulteriori 8 settimane di ammortizzatore per le aziende del turismo con meno di 15 dipendenti che ricorrono ai trattamenti del Fondo di integrazione salariale, appartenenti ai codici Ateco già previsti nel Dl Sostegni ter (esclusa la ristorazione collettiva). Viene anche confermata per le imprese industriali colpite dal caro energia e materie prime che hanno esaurito i contatori degli ammortizzatori, ulteriori 26 settimane di cassa integrazione ordinaria da utilizzare fino al 31 dicembre 2022, intervento finanziato con 150 milioni. Sarà poi l'Inps a monitorare il rispetto dei limiti di spesa, perché una volta esaurite le risorse, non si accetterano nuove domande. A sindacati e imprese che sollecitavano un intervento di concessione degli ammortizzatori sociali a più ampio raggio, il ministro Orlando ha risposto spiegando che la strategia del governo è quella di procedere con un'azione mirata sul versante degli ammortizzatori, per non supportare le sospensioni delle attività, assicurando sostegni alle imprese in difficoltà a causa dei costi energetici, affinché mantengano aperti gli impianti. «Le misure aggiuntive sono un primo segnale, ma dovranno seguire ulteriori risposte - ha commentato Tania Scacchetti (Cgil)-. Per non compromettere eccessivamente il reddito dei lavoratori garantendo, ovunque possibile, la continuità delle produzioni, è necessario favorire i contratti di solidarietà, intervenire sui contatori, valutare la riduzione del costo delle addizionali». Il leader della Cisl, Luigi Sbarra «pur apprezzando le ulteriori settimane di Cig alle aziende che hanno esaurito le durate massime», ha chiesto l'estensione della cassa scontata del Decreto Sostegni-ter ad «altri settori e dal suo prolungamento almeno fino a giugno». Ivana Veronese (Uil) ha sollecitato un intervento esteso all'«artigianato calzaturiero e il made in Italy bloccato, il comparto del legno di alta fascia che vede chiudersi gli sbocchi di mercato, il commercio di piccole dimensioni che patisce la contrazione dei consumi interni, i viaggi ed il trasporto alle prese con il caro carburanti, il settore dei servizi in crisi, ma anche la manifattura che aveva cominciato a riprendersi».
Fonte = IL SOLE 24 ORE 22/03/22