Alitalia: solo non notizie, ma tutte ottimiste
Un altra è su Panorama di ieri, e assicura che i capitani coraggiosi di CAI ancora conterebbero su una via d uscita di riserva con Air France, sorvolando sulle esplicite dichiarazioni di Alexandre de Juniac, ceo del gruppo franco olandese, che il mese scorso si è detto pronto a riconsiderare la situazione con Alitalia solo una volta garantito l intervento di Etihad. Per ora la quota di AF KLM nel nostro disastrato vettore resta al 7%, svalutata dal precedente 25% dopo l ultima ricapitalizzazione, neppure riuscita per intero, che ha portato dentro anche 75 milioni di Poste Italiane (ma l ad Sarmi ha garantito che non li ha presi dai libretti di deposito dei risparmiatori).
Reuters riferisce l altra non notizia diffusa da Federico Ghizzoni, ceo di UniCredit, insieme alla trimestrale dell istituto. Ghizzoni ha apprezzato il piano di Etihad, «interessante perché è un piano di crescita industriale», ma ha subito aggiunto qualcosa che suona così: «È troppo presto per anticipare il nostro orientamento, è chiaro che siamo disposti a fare quanto possibile, che non vuol dire tutto». Poi ha escluso l ipotesi di una bad company, che «non è stata mai discussa».
Dunque resta il mistero: chi pagherà i debiti di CAI? e chi affronterà il pregresso fiscale e legale? visto che di entrambi Etihad non vuole farsi carico? Di certo ci sarebbe solo il fondo di 24 milioni che il governo ha promesso per supportare il nuovo esodo di lavoratori: fra due e tremila, tra casse integrazioni e mobilità, e altra non notizia potrebbe ripetersi quel che è stato fatto per la vecchia Alitalia. Ossia quattro anni di Cigs più tre di mobilità: in tutto sette anni di stipendio ridotto, forse con decreto apposito del ministero del Lavoro.
Ma sempre l Ansa ci conforta, assicurando che il problema del debito, probabilmente il più grave, sarebbe avviato a soluzione dopo il vertice a Palazzo Chigi tra il top management della compagnia e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, e in call telefonica con il ministro delle infrastrutture Lupi.
Ansa conferma la proposta di Alitalia di costituire una newco, della quale Etihad assorbirebbe poi il 49% con circa 560 milioni di euro. La old Alitalia si terrebbe quasi tutti i debiti e gli oneri, e forse anche gli esuberi, per i quali i sindacati saranno convocati ma solo dopo l accordo con il vettore arabo.
Infine c è il fatto che qualsiasi accordo con una compagnia non UE sarà sottoposto all approvazione della Commissione Europea, che peraltro è in scadenza, il che potrebbe spingere molto avanti nei tempi qualsiasi decisione definitiva. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web