Alitalia, si lavora alla governance - Firmato l accordo sulla mobilità volontaria per i 2.171 esuberi della compagnia
13 Agosto 2014
Ma tra le altre questioni cui bisogna prestare attenzione ci sono anche gli aspetti infrastrutturali che riguardano sia la possibile liberalizzazione dello scalo di Linate sia il collegamento dell'alta velocità con gli aeroporti di Fiumicino e Malpensa. Entrambe le questioni rientravano tra le condizioni imprescindibili per l'accordo con Alitalia poste a suo tempo da Etihad (che è assistito da Provasoli), ma sulle quali ha fatto il vettore arabo marcia indietro nei giorni scorsi per consentire la firma dell'accordo. Il fatto, però, che Etihad abbia allentato la pressione su questi impegni, non significa che non verranno rispettati ma si concede più tempo per realizzarli. Non è da escludere che nel breve periodo ci siano novità in questo senso. Tornando alle nomine, la questione si è posta con maggiore evidenza soprattutto dopo che nei giorni scorsi l'ad di Alitalia, Gabriele Del Torchio, aveva apertamente confermato l'intenzione di lasciare l'incarico una volta chiuso l'accordo. Anche se con tutta probabilità di nomine si potrà parlare solo dopo il closing delle operazioni, quando si procederà anche al riassetto societario delle attività di Alitalia. Il nome di Silvano Cassano, come del resto anticipato nei giorni scorsi da IlSole24Ore, resta il favorito alla successione di Del Torchio alla guida della old-co. Il manager è stato ad di Benetton group dal 2003 al 2006 per poi passare alla guida di Grandi Navi Veloci fino al 2010. È dunque in buoni rapporti con la famiglia di Ponzano, azionista di Alitalia nonché proprietaria di Aeroporti di Roma, la società che gestisce degli scali romani di Fiumicino e Ciampino. Cassano vanterebbe stretti rapporti con Hogan, risalenti a quando entrambi erano in Hertz. È circolato anche il nome di Giuseppe Giordo, amministratore delegato di Alenia Aermacchi. Alla presidenza della newco viene invece dato da tempo per quasi scontato l'arrivo di Luca Cordero di Montezemolo, considerato il "facilitatore" della trattativa e in rapporti di lunga data con gli arabi di Abu Dhabi. Il punto interrogativo di questa candidatura resta il fatto che Montezemolo, ormai fuori sia dagli organi societari di Fiat Chrysler che da di Italia Futura, è socio fondatore di Ntv, concorrente di Ferrovie Italiane e, sulla tratta Roma-Milano, anche di Alitalia. Nel frattempo è stato firmato l'accordo sulla mobilità volontaria per i 2.171 esuberi di Alitalia: chi vorrà aderire dovrà farlo entro il 10 settembre e riceverà una buonuscita di 10 mila euro lordi. Ieri si è svolto un colloquio telefonico tra il premier Matteo Renzi e il principe ereditario di Abu Dhabi,Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Temi della conversazione, i rapporti bilaterali ed economici tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, all'indomani della operazione Alitalia, e la situazione internazionale, con particolare riferimento a Libia e Iraq. - Fonte: Il Sole 24 Ore