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Alitalia, pronto il nuovo consiglio

Alitalia, pronto il nuovo consiglio

Accanto a questi sei consiglieri italiani ce ne saranno tre espressi direttamente da Etihad: Hogan come vicepresidente, James Rigney, il sempre sorridente direttore finanziario australiano di Etihad, Giovanni Bisignani, ex direttore generale della Iata ed ex ad di Alitalia (dal 1989 al 1993, nominato dall'Iri di Romano Prodi su indicazione di piazza del Gesù), suggeritore dell'operazione Alitalia-Etihad.

Se Bisignani è stato il suggeritore, Montezemolo è il «facilitatore» dell'accordo tra Roma e Abu Dhabi, grazie alle sue relazioni e ai suoi interessi negli Emirati Arabi Uniti, coltivati sia alla guida della Ferrari sia con Poltrona Frau. L'azienda di arredamento di lusso che Montezemolo ha venduto la scorsa primavera è fornitrice di poltrone in pelle per i jet di Etihad, come per le automobili Ferrari e per i treni Italo di Ntv, la società ferroviaria fondata da Montezemolo con Diego Della Valle e Gianni Punzo, tuttora azionisti con un terzo del capitale.

In sostanza nel nuovo vertice di Alitalia sono espressione di Etihad anche il presidente Montezemolo e l'ad Cassano. Calcolando la vicepresidenza di Hogan, Etihad occuperà di fatto le tre posizioni chiave. Del resto il vettore emiratino sarà l'azionista principale non solo per la quota (il 49%), ma anche per solidità, ricchezza, flotta, conoscenza del mestiere. Etihad dovrebbe anche fornire aerei ad Alitalia per lo sviluppo dei voli intercontinentali dal 2015. Intanto la Cai sta tagliando la flotta di Airbus a medio raggio. La flotta operativa totale è scesa a 118 aerei (22 per il lungo raggio, 20 jet regionali, 76 a medio raggio), ma dovranno ridursi a 116.

La nuova compagnia sarà operativa dal primo gennaio 2015. Con il conferimento di attività e personale alla nuova Alitalia-Società aerea italiana (in breve, Alitalia-Sai), la Cai sarà una sorta di bad company, ma non verrà messa in liquidazione. La Cai resterà una holding e, insieme a Poste Italiane, avrà il controllo totalitario della Midco, la società cuscinetto che possiederà il 51% di Alitalia-Sai. Di questa Etihad avrà il 49%, in seguito al versamento entro fine anno di 387,5 milioni di euro. In totale la compagnia emiratina verserà 560 milioni, compresi 112,5 milioni a Cai per il 75% di Alitalia Loyalty (Millemiglia) e 60 milioni per comprare 5 coppie di slot a Londra Heathrow.

I soci della Cai verseranno 300 milioni di nuovo capitale (tranne le Poste, che metteranno 75 milioni nella nuova Midco), in parte anticipati in queste settimane. Sacrifici anche per le banche, con la rinuncia e ristrutturazione di 695 milioni di crediti. Dei nuovi ingressi in cda, Mansi, che in giugno ha lasciato la fondazione Mps dicendo «torno alla mia azienda», sarebbe in quota alla banca di Siena, Colombo a Intesa Sanpaolo, Mustier a Unicredit. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Gianni Dragoni)