Alitalia, il giorno delle nomine
Perché è stato nominato anche presidente di Alitalia-Cai, la compagnia dei «patrioti» chiamati da Silvio Berlusconi nel 2008 per comprare la polpa della vecchia Alitalia pubblica: la Cai si svuoterà il 20 dicembre con il conferimento di attività e dipendenti (tranne i 2.251 esuberi) alla nuova Alitalia, che sarà operativa dal primo gennaio 2015. La ex "nuova", ma già vecchia, Alitalia-Cai si chiamerà solo Cai, cioè Compagnia aerea italiana, l'assemblea degli azionisti ieri ha deciso di cancellare il nome Alitalia dalla ragione sociale. La nuova compagnia si chiama Alitalia Sai (Società aerea italiana). Etihad, con il 49% del capitale e un versamento totale di 560 milioni di euro, sarà il primo azionista e socio di comando, per forza finanziaria e industriale.
Silvano Cassano è l'amministratore delegato della nuova Alitalia, l'a.d. di Etihad James Hogan il vicepresidente, Roberto Colaninno consigliere e presidente onorario. La Cai dei privati guidati da Colaninno ha accumulato, da dicembre 2008 a tutto il 2013, perdite nette per un miliardo e 527 milioni, pari a 25 milioni di perdita media mensile nell'arco di 5 anni e un mese. Una perdita superiore, secondo i calcoli del Sole 24 Ore, a quella dell'Alitalia pubblica, che aveva volato al ritmo di 20,83 milioni di perdita media al mese, ma per 20 anni, totalizzando circa 5 miliardi di perdite.
Ieri le assemblee di Cai, Midco, della nuova Alitalia Sai hanno assegnato 19 posti di consigliere di amministrazione, i nominati sono 15, ci sono 4 doppi incarichi. Alitalia Sai resta per ora una scatola vuota, Etihad entrerà al «closing», «previsto il 31 dicembre», ha detto Colaninno. Il primo cda della nuova Alitalia Sai ieri si è svolto in inglese, per rispetto verso «Mr. Hogan», che è australiano: ha formalizzato la nomina di Montezemolo a presidente, «non esecutivo», ma influente, per le relazioni negli Emirati Arabi Uniti. Montezemolo è benvoluto dagli emiri di Abu Dhabi, che conosce per l'attività della Ferrari e gli affari della sua ex azienda Poltrona Frau, fornitrice di poltrone per i jet di Etihad. È il fondo Aabar di Abu Dhabi che ha fatto nominare Montezemolo vicepresidente di Unicredit, banca azionista di Alitalia.
Sui nove componenti del cda, tre sono nominati da Etihad: Hogan, il direttore finanziario James Rigney, Giovanni Bisignani, ex d.g. Iata ed ex a.d. dell'Alitalia pubblica, fratello del faccendiere Luigi Bisignani, ma non toccato dalle sue vicende giudiziarie. Etihad ha influenzato anche la scelta di due dei sei consiglieri in quota italiana: a parte Montezemolo, l'a.d. Cassano è stato «nominato congiuntamente da Alitalia ed Etihad», dice il comunicato. Ex manager di alcune grandi aziende fino al 2010, Cassano è stato consulente di Hogan nei sei mesi precedenti la firma dell'accordo dell'8 agosto con Alitalia.
Colaninno lascia la presidenza di Cai, è consigliere della nuova Alitalia e presidente onorario. Infine 3 consiglieri espressi dalle banche, guidate da Intesa Sanpaolo e Unicredit. Antonella Mansi, ex presidente fondazione Mps, è l'unico «consigliere indipendente», l'ha chiamata Federico Ghizzoni, a.d. di Unicredit. Intesa ha espresso Paolo Andrea Colombo, professionista milanese dagli importanti incarichi societari, dal cda di Mediaset a sindaco del gruppo Moratti. Colombo è stato per sei anni nel collegio sindacale Eni e per tre nel cda, si è scontrato con l'ex a.d. Paolo Scaroni su vicende delicate (dai rapporti con Gazprom all'opaco «affare Mentasti» nel gas, che saltò per questo), fino a maggio presidente Enel. Il nono consigliere è Jean-Pierre Mustier, vicedirettore generale in uscita da Unicredit.
Il nuovo cda di Cai è di sette persone. Con Montezemolo presidente sono stati nominati Giampaolo Alessandro, Luigi Borré, Amedeo Nodari, Enrico Laghi, Dante Pasqualini, Antonino Turicchi. Laghi, Alessandro e Borré sono anche nel cda di Midco. L'a.d. di Cai, Gabriele Del Torchio, resterà in carica fino ai conferimenti, il 20 dicembre. Dopo aver guidato la compagnia nel periodo più difficile, dal maggio 2013, Del Torchio avrebbe nuove offerte di lavoro. Alla voce che lo darebbe come a.d. di Ntv ha risposto: «Ma siete matti!». Ntv è la società (in crisi) del treno Italo, di un terzo è posseduto dai tre soci fondatori Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo. Si ipotizzano già intese tra la Alitalia e Ntv, di cui Montezemolo è consigliere. - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Gianni Dragoni)