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Alitalia: il coinvolgimento di Cdp e Fs, ipotesi allo studio

Alitalia: il coinvolgimento di Cdp e Fs, ipotesi allo studio

Il governo è pronto "a incontrare i partner interessati", Lufthansa, Easyjet e WizzAir. Si deve capire se le tre realtà siano disposte ad accettare il 49% della compagnia

La ricetta del ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, per Alitalia è nota, nazionalizzare direttamente la compagnia, "tornando a farla diventare di bandiera con il 51% in capo all’Italia e con un partner che la faccia volare", come già comunicato ieri. Ipotesi che trova concorde il vicepremier, Matteo Salvini, secondo il quale Alitalia deve restare italiana. "Sul futuro penso che ci siano tutti i margini perché la compagnia possa tornare a guadagnare - afferma Salvini -. Poi se ci sono partner privati seri, tanto meglio. L'unica cosa che non permetteremo sarà lo spezzatino".
 
Toninelli lavora sul dossier con il ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio. Qual è l’ipotesi allo studio? Secondo quanto si legge su Lastampa.it sarebbe coinvolgere Cassa depositi e prestiti, che attende la nomina dei vertici, e aziende pubbliche.

Il nome che spicca su tutti è quello delle Ferrovie dello Stato, ipotesi che, inizialmente Di Maio ha smentito, ma che sarebbe allo studio di alcuni esponenti del governo, alla luce del fatto che il nuovo a. d. sarà nominato entro fine mese. 

Il premier Giuseppe Conte, l'ha definita un’operazione complessa e ancora in fase di studio, "prenderemo in mano il dossier a breve e ci confronteremo". Il 27 luglio ci sarà l'incontro governo-commissari straordinari della compagnia. Questi ultimi riceveranno la prima indicazione, ossia che la metà più uno dell’azionariato rimarrà in Italia.

Intanto il governo, attraverso il sottosegretario ai Trasporti, Armando Siri, fa sapere di essere pronto "a incontrare i partner interessati", nella fattispecie i già noti Lufthansa, Easyjet e WizzAir. L'elemento nuovo adesso è quello di capire se le tre realtà siano disposte ad accettare il 49% della compagnia, restando così in minoranza nell’azionariato.

Di Maio invece rassicura, affermando: "Mi spenderò in prima persona con tutti i player internazionali per trovare un futuro all’azienda". I tempi? La vendita della compagnia va fatta entro il 31 ottobre, mentre a metà dicembre scade il termine per la restituzione del prestito ponte da 900 milioni. - Fonte: Guidaviaggi.it