Alitalia, i nodi del piano e l'incognita delle quote
Fs, Delta e AF-Klm al lavoro per conciliare le varie esigenze e la ripartizione del capitale IERI IL CDA DELLE FS: «NON SI È PARLATO DELLA COMPAGNIA» BATTISTI NON HA ANCORA CHIESTO IL RINVIO PERCHÉ DEVE CONCILIARE PIÙ DATE
ROMA Piano industriale ancora da definire tra Fs, Delta Airlines e Air France-Klm che faticano a trovare una quadra sulla riparzione azionaria della Nuova Alitalia, dove pesa anche la posizione del governo sui franco-olandesi affinché abbiano una quota «contenuta»: circa il 5%. In più c'è il giallo del mancato arrivo ai commissari Daniele Discepolo, Enrico Laghi, Stefano Paleari della lettera con la richiesta di proroga dell'offerta vincolante in scadenza il 31 gennaio. Martedì 22 il cda di Ferrovie aveva deliberato la richiesta di rinviare al 28 febbraio la validità della proposta. Ma giovedì 24, nel corso della riunione fra Fs, Delta e i commissari, il legale degli americani avrebbe manifestato l'esigenza di disporre di più tempo, fino a metà marzo per completare il business plan. Potrebbe spiegarsi così quindi, la circostanza per cui l'ad Gianfranco Battisti non avrebbe ancora recapitato ai commissari la richiesta di più tempo. Ieri c'è stato un cda di Fs «nel quale non è stato affrontato il tema del dossier Alitalia», come ha precisato una nota diffusa al termine. «Nessun ulteriore cda è programmato nella giornata di domani (oggi, ndr) e nei prossimi giorni». Battisti ha il mandato dal board ma evidentemente deve raccordarsi con gli americani, assistiti da Mediobanca e studio Cleary Gottlieb.
I POTERI SULLE MILLEMIGLIA
Per tentare di affinare il piano industriale e gli altri dettagli dell'operazione ci sono state riunioni venerdì e sabato scorso a Roma, presso Cleary Gottlieb rappresentato da Giuseppe Scassellati. Specie venerdì, la riunione era affollata dai consulenti di Delta, Fs e AF-Klm senza però che si siano fatti passi avanti. Tra i diversi nodi aperti la difficoltà di rendere compatibile, in uno stesso piano, il trasporto treno-aereo da Fiumicino e Malpensa coniugandolo con le rotte internazionali e intercontinentali. Per massimizzare le sinergie Delta punta a modificare gli orari di partenza dei voli dagli aeroporti di Roma e Milano senza stravolgere gli orari dell'Alta Velocità. Si tratta di difficoltà tecniche che necessitano di ulteriori affinamenti. Poche nuove anche sulla governance con la ripartizione delle quote. Il governo vorrebbe Fs al 40%, con una quota analoga a quella dei partner industriali; Fs resiste e vorrebbe meno, mentre ai francesi non si vuole dare più del 5%; infine, Delta non intende sottoscrivere una quota alta da sola e Luigi Di Maio ha chiesto per il governo il 14% in conversione del prestito del Tesoro. Oggi all'ora di pranzo assemblea di Alitalia Loyalty, la società delle MilleMiglia, divenuta al 100% Alitalia. Dovranno essere dati i poteri ai commissari: firma congiunta almeno di due. A seguire i commissari incontreranno i sindacati per fare il punto.
Fonte = IL MESSAGGERO 29/01/2019