Alitalia, accordo sui nomi del Cda La newco si chiama «Alitalia Ita»
Alitalia, accordo sui nomi del Cda La newco si chiama «Alitalia Ita»
L'atteso, e più volte annunciato da vari ministri, decreto del governo che deve dare il via alla Newco Alitalia è stato firmato ieri dai quattro ministri che devono fare il «concerto».
Un faticoso accordo politico ha ampliato da 7 a 9 le poltrone da spartire tra Pd, M5S e Italia Viva. Sono inclusi il presidente Francesco Caio e l'a.d. Fabio Lazzerini, già annunciati il 29 giugno dal premier Giuseppe Conte su Facebook.
Alle nove di sera il Mef ha comunicato che «il decreto di costituzione della Newco per il trasporto aereo» è stato firmato ieri dai ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri (Pd), dei Trasporti Paola De Micheli (Pd) e dai due del M5S, Stefano Patuanelli (Mise) e Nunzia Catalfo (Lavoro). De Micheli ha scritto su Facebook che si chiama Alitalia Ita (Italia Trasporto Aereo). Il testo del decreto, che deve indicare anche i compensi, non è stato diffuso. Secondo alcune fonti potrebbero occorrere ulteriori passaggi, tra cui la registrazione alla Corte dei Conti.
Per la Newco Alitalia, partecipata al 100% dal Mef, è prevista fin da maggio, con il decreto Rilancio, una dote di capitale di 3 miliardi. Soldi pubblici, che verranno versati a tappe, nell'arco di due anni. Il capitale iniziale è fissato dal decreto Agosto in 20 milioni.
Caio è in quota al premier Conte-M5S, Lazzerini, che è direttore commerciale di Alitalia dal settembre 2017 (fu assunto da Luigi Gubitosi), è stato sostenuto dal ministro capodelegazione del Pd, Dario Franceschini.
La lite politica sui posti in cda è stata accanita. Si tratta di pedine che non hanno ruoli esecutivi ma Alitalia è sempre un posto di prestigio per chi sta al vertice, mentre è già partita la richiesta di prolungare la cigs per 6.828 dipendenti fino al 23 settembre 2021.
Matteo Renzi ha ottenuto una poltrona con Simonetta Giordani, ex dirigente di Atlantia (società della famiglia Benetton) di cui è stata responsabile dei rapporti istituzionali. È stata anche sottosegretario ai Beni culturali nel governo di Enrico Letta (del quale aveva finanziato le iniziative di VeDrò), e nel cda Fs fino al 2018.
Le altre donne in cda sono Frances Ouseley, l'unica esperta di trasporto aereo tra i consiglieri senza deleghe, già direttore per l'Italia di easyJet, in passato dirigente di Alitalia, indicata da Patuanelli. La terza donna è Cristina Girelli, omonima della calciatrice della Juventus Women e della nazionale. È esperta di finanza, ha lavorato in Alitalia dopo il commissariamento (da luglio 2017 a febbraio 2020), è in Ilva dal 2014, da marzo scorso anche in Air Italy come «responsabile progetti speciali» (ma Air Italy da febbraio è in liquidazione). La quarta donna del cda è Alessandra Fratini, avvocato di diritto della concorrenza, parla varie lingue tra cui un po' di arabo e norvegese. Chissà che non torni utile per le alleanze.
Quindi due avvocati, Angelo Piazza, bolognese, ex ministro della Funzione pubblica nel governo D'Alema, e Silvio Martuccelli, partner di Chiomenti e docente alla Luiss, l'università di Confindustria. Poi il commercialista Lelio Fornabaio, indicato da Patuanelli, è stato collaboratore di Pellegrino Capaldo, consulente dell'Istituto per il sostentamento del Clero, è in vari collegi sindacali, tra cui le quotate Erg e Atlantia, proposto dai Benetton. Il collegio sindacale, di cinque componenti, è presieduto da Paolo Ciabattoni.
«La Newco rappresenta il primo passo verso la costituzione di un vettore di qualità capace di competere sul mercato internazionale», ha commentato Gualtieri
La Newco deve fare il piano industriale entro 30 giorni dalla costituzione. Il piano andrà alle commissioni parlamentari per il parere (altri 30 giorni). L'operatività della nuova società, che rileverà parte delle attività di Alitalia dal commissario, è condizionata alle «valutazioni» della Commissione Ue. Non volerà prima di gennaio. Salvo imprevisti.
Fonte = IL SOLE 24 ORE 12/10/20