Ali-Etihad, ecco le prime mosse
In particolare i voli da e per l'hub di Etihad saranno triplicati arrivando a un totale di 42. Entro maggio, e in concomitanza con l'avvio di Expo 2015, arriverà anche il primo dei sette nuovi aerei di lungo raggio attesi in flotta. Sono queste le novità più tangibili che segneranno i mesi successivi alle nozze tra Alitalia ed Etihad, attese entro fine anno, con la data del closing fissata ormai per il 31 dicembre. Si tratta dei primi interventi per rendere la compagnia più «sexy» com'è nello slogan coniato dai futuri azionisti emiratini e riportarla all'utile dal 2017, incrementando i margini grazie al riposizionamento sulle rotte di lungo raggio.
Roma Fiumicino diventerà un hub intercontinentale con l'introduzione di cinque nuove rotte nell'arco dei prossimi quattro anni, mentre i voli a lungo raggio da Milano Malpensa (altro articolo in pagina) saranno più che raddoppiati, raggiungendo quota 25 a settimana entro il 2018. Mercoledì 26, dopo l'investitura ad amministratore delegato, Cassano aveva anticipato che si sta già «lavorando sulla struttura del nuovo team management per iniziare nei primi mesi del 2015 azioni e investimenti che Alitalia farà per riposizionarsi sul mercato con un prodotto di qualità». Quanto invece ai prossimi passi in vista dell'ingresso di Etihad, nei dieci giorni precedenti al closing e a partire perciò dal 20 di dicembre potrà inizierà il trasferimento nella newco degli asset in bonis, in pratica tutti quelli legati alle attività aeronautiche (contratti, licenze operative, personale, flotta) e delle partecipazioni, compresa l'intera Alitalia Loyalty (attualmente controllata da Alitalia Cai), che gestisce il programma frequent flyer e sarà poi girata per il 75% ad Etihad per un controvalore di circa 112 milioni di euro.
L'assemblea di Alitalia Cai che si è tenuta mercoledì scorso, insieme a quelle della newco e della midco voluta dal socio Poste, ha approvato questi ultimi passaggi formali. Ora perciò si attendono solo i tempi tecnici per il trasferimento vero e proprio degli asset. Intanto ci si interroga sul destino della midco controllata al 100% dalla vecchia AlitaliaCai e custode del 51% della Nuova Alitalia in cui entrerà Etihad col restante 49%. Lo statuto le assegna come oggetto la «gestione diretta e indiretta di partecipazioni operanti nel settore del trasporto aereo» e le riconosce la possibilità di «acquistare o alienare titoli azionari, quote sociali e partecipare alla costituzione di società operanti in qualsiasi settore, sottoscrivere aumenti di capitale e rinunciare al diritto d'opzione», ma a qualcuno comincia a sembrare solo un allungamento della catena societaria, dal momento che la vecchia Alitalia, a cui fa capo, non sarà posta in liquidazione.
Certo è che nel frattempo la midco è stata dotata anche di un consiglio d'amministrazione, di cui fanno parte Enrico Laghi, Giampaolo Alessandro e Luigi Borrè. Intanto Etihad prosegue la campagna di espansione in Europa, anche con accordi di code-sharing e commerciali. Ora si è aggiunto quello con la scandinava Sas, che è la 47esima aerolinea a siglare un accordo di partnership col vettore emiratino. Il primo volo sotto il segno del nuovo codesharing partirà il 19 dicembre. - Fonte: Milano Finanza (di Angela Zoppo)