Al via il Dpcm delle riaperture Dal 3 giugno i voli con l'Europa
Gran parte d'Italia rimasta chiusa dopo la fine del lockdown dello scorso 4 maggio riaprirà da domani. Negozi, bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, parrucchieri, centri estetici alzeranno le serrande dove possibile lunedì, così come musei e biblioteche e riprenderanno oltre agli allenamenti sportivi di gruppo (calcio compreso) anche le funzioni religiose. Ma grazie al nuovo Dpcm firmato ieri dal premier Conte - che segue di 24 ore il decreto legge che ha fornito la cornice - accelerano anche le restanti aperture. Dal 25 maggio palestre e piscine, dal 3 giugno le spiagge (ma le Regioni potranno aprirle prima se già pronte), dal 15 giugno teatri, cinema e spettacoli (mille persone all'aperto e 200 al chiuso) e anche gli attesi centri estivi per i ragazzi. Si potrà addirittura tornare a manifestare, ma «in forma statica» e con il distanziamento, mentre resteranno vietati invece i cortei.
Gli italiani torneranno anche a poter viaggiare all'estero dal prossimo 3 giugno così come potranno arrivare dall'estero i voli con i turisti: in particolare da e per i Paesi della Ue, l'area Schengen (a esempio la Svizzera) , Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Confermato che dal 3 giugno si potrà tornare a spostarsi tra le Regioni, resta la possibilità di farlo anche prima (con autocertificazione) per stato di necessità, salute e lavoro. Sempre da domani si potrà anche dire addio all'autocertificazione per spostarsi all'interno della propria Regione. I voli per le altre destinazioni internazionali invece potrebbero riaprire da metà giugno, visto che il divieto per le mete extra Ue è esplicitamente previsto dal Dpcm solo fino al 15 giugno, cosa che lascia presagire una possibile ripresa anche dei viaggi al di fuori dell'Europa.
«Stiamo affrontando un rischio calcolato nella consapevolezza che la curva epidemiologica potrebbe tornare a salire e saranno possibili nuove chiusure», ha detto ieri il premier Conte di fronte a questa accelerazione delle riaperture tra l'altro con regole meno stringenti di quanto si pensasse alla vigilia. Le linee guida regionali hanno segnato una svolta rispetto ai paletti molto stringenti di Inail e Iss, con le distanze negli esercizi commerciali che praticamente si sono dimezzate e dovranno rispettare la "regola d'oro" del metro di distanza tra clienti.
Nel calendario delle riaperture non mancheranno variabili tra Regioni che «dovranno assumersi le loro responsabilità»: ogni governatore, ha ricordato ieri il premier, «può introdurre misure ampliative o restrittive» in maniera autonoma. E così il Piemonte dovrebbe far slittare di una settimana l'apertura di bar e ristoranti, mentre la Lombardia che è la vera sorvegliata speciale per la diffusione dei contagi secondo le pagelle del ministero della Salute scioglierà oggi gli ultimi dubbi, ma l'idea è che potranno aprire tutti quegli esercizi commerciali che sono già pronti con i protocolli di sicurezza. «Occorre cautela ovunque, in particolare in Lombardia che si trova in zona di rischio medio», ha ricordato anche il premier. La Toscana che alla vigilia era cauta riaprirà invece tutto da domani. Il Centro-Sud anche: ieri sera il governatore del Lazio Nicola Zingaretti aveva già firmato la sua ordinanza. Mente in Campania per i ristoranti si dovrebbe aspettare fino al 21 maggio.
«Affrontiamo questa fase 2 con la voglia di ricominciare ma con prudenza. Abbiamo potenziato le strutture ospedaliere con nuovi posti di terapia intensiva e sub intensiva, abbiamo aumentato controlli con tamponi e test. Non possiamo aspettare il vaccino», ha detto Conte che ieri sera ha anche annunciato l'avvio della sperimentazione della app per tracciare i positivi e i loro contatti: partiremo «a giorni»
Fonte = IL SOLE 24 ORE 17/05/20