Aiuti di Stato a Ryanair. L Ue chiede il rimborso
Il caso, per ora, riguarda solo il Paese d'Oltralpe. Ma l'entità del risarcimento chiesto (9,6 milioni di euro, come precisa il Sole 24 Ore) e il fatto che sia intervenuta l'Unione Europea lo rende interessante per tutti i Paesi del Vecchio Continente. Le agevolazioni ottenute dalle low cost in cambio di cospicui arrivi sugli aeroporti, infatti, erano uno dei cardini del business model delle compagnie a basso costo. Un sistema che, però, potrebbe essere destinato a cambiare a breve.
La replica di Ryanair non si è fatta attendere: con un comunicato stampa, la compagnia aerea ha sottolineato in primo luogo un altro pronunciamento dell'Ue arrivato negli scorsi giorni e afferma di aver "accolto con favore la conferma da parte della Commissione europea che gli accordi di Ryanair con l'aeroporto di Niederrhein siano conformi alle regole sugli aiuti di Stato", evidenziando anche che questo è coerente con le precedenti decisioni della Ue riguardanti i patti con gli scali di "Aarhus, Bratislava, Charleroi, Marsiglia, Berlino Schönefeld e Tampere". Tuttavia, per quanto riguarda il caso specifico degli aeroporti francesi, la low cost ha affermato di voler ricorrere in appello.
Juliusz Komorek, director of legal and regulatory affairs della compagnia, ha precisato inoltre: "Ryanair ha finora portato 86,5 milioni di passeggeri in 7 aeroporti in cui i nostri accordi commerciali sono stati avallati dalla Commissione europea e dalla Corte europea, rispetto ai soli 3,4 milioni di passeggeri negli aeroporti per i quali la Commissione ha ipotizzato l'esistenza di accordi non conformi alle norme sugli aiuti di Stato". - Fonte: TTG Italia sito web