Africa alla grande, ma solo quella australe
Vai in Africa, Celestino! cantava De Gregori. E papa Francesco in Africa c’è appena stato. Ma l’Africa è grande, un continente. Quindi il distinguo, in senso turistico (e non solo) va fatto eccome. Superata la paura – in molti casi solo di natura psicologica – dell’Ebola ora l’angoscia è generata dal pericolo Daesh. Gli agenti di viaggi che abbiamo interpellato si sono espressi all’unanimità: ci sono Paesi assolutamente off limits. Tra questi anche, recentemente, Paesi a noi familiari ora vissuti come poco sicuri. E poi c’è l’Africa australe, dal Sudafrica al Botswana, dalla Namibia a Zanzibar che vanno alla grande. Anzi, sono di traino per l’intero mercato.
Per viaggiatori evoluti
A Parma l’Africa continua a piacere. «Sì se intesa soprattutto come Sudafrica. E non solo come viaggi di nozze, ma per tutti, anche per le famiglie», conferma Stefano Albertini della Simoni Viaggi, agenzia di viaggi della città emiliana. «È una destinazione che, insieme alla Namibia, viene percepita come sicura nella geopolitica corrente che sta penalizzando molte destinazioni. Eccezion fatta per Joahnnesburg, è vista come molto attrattiva, in particolare per la natura, i parchi, le cascate Vittoria. Vendiamo soprattutto viaggi su misura con auto a noleggio e hotel prenotati, meno i viaggi di gruppo: probabilmente perché il cliente che sceglie queste zone è un viaggiatore evoluto, che sa quello che vuole, talvolta sono repeater».
È sempre richiesta l’estensione mare? «Non necessariamente. Qualche volta ci vengono richieste le Seychelles o Mauritius, ma direi che prevale la domanda specifica sul Paese, senza mare». E il resto del continente africano? Completamente cancellato? «Ahimè, ormai la paura ha imbastardito il mondo del turismo. Il Kenya, che fino a qualche tempo fa era un must nei viaggi degli italiani, non ce lo chiede più nessuno. Resta ancora un qualche interesse verso Etiopia e Zanzibar. E per la Tanzania, anche se per quest’ultima, a dire il vero, non si va oltre qualche chiacchiera che finora non si è mai tradotta in richiesta di preventivo», conclude Albertini.
Mete ‘malaria free’
Conferma la tendenza Andrea Ambrosi di Valpantena Viaggi a Verona: «L’Africa sta andando bene. Mi riferisco a quella australe, soprattutto Sudafrica, e Botswana o Namibia. In particolare la destinazione sudafricana si presenta con un ottimo rapporto qualità prezzo visto che un tour di 10 giorni costa intorno ai 2500 euro, offre paesaggi, escursioni e fotosafari di grande qualità, una città molto bella come Cape Town, non servono vaccinazioni visto che è malaria free e quindi adatta anche per famiglie con bambini, non ha fusi orari, è perfetta per i fly& drive ed è ottimamente collegato grazie a Emirates, South Africa, Lufthansa».
Ambrosi aggiunge che c’è anche una buona ripresa di Zanzibar che l’anno scorso aveva (assurdamente) sofferto per via della psicosi Ebola. «Da dicembre verrà anche ripristinato il volo da Verona chartertizzato Meridiana che sta dando un grande impulso alle prenotazioni: per Natale e Capodanno è già tutto full – sottolinea – Diverso il discorso per la Tanzania continentale che, in proporzione al Sudafrica, è meno conveniente».
Un po’ di Marocco
«È appena rientrato dalla Namibia un gruppo di 25 persone che abbiamo organizzato noi», racconta Attilio Santoni di Incontri Europei di Jesi. «Va molto bene anche il Sudafrica – continua l’adv – che vendiamo soprattutto per i viaggi di nozze e, soprattutto in questi casi, con estensioni mare a Seychelles o a Mauritius». E, sul Sudafrica, c’è anche un suggerimento per i t.o: «Sarebbe meglio invertire il tour facendolo partire da Johannesburg con ritorno su Città del Capo: forse è meno suggestivo ma più comodo, soprattutto se in partenza per le estensioni mare». L’agenzia – orgogliosa della sua ventennale attività di intermediazione e della sua capacità di scelta di tour operator di grande affidabilità («sia nell’offerta sia nelle riprotezioni soluzione di ogni tipo di problema. Uno tra tutti? Viaggidea» commenta Santoni) – ha anche chiuso qualche pratica su Zanzibar e, a differenza di altri adv, anche su Marocco e Kenya.
Estensioni mare se il budget lo permette
Il sud, in questo caso il Salento non rappresenta un’eccezione: «Sono praticamente scomparse, come prenotazioni e richieste, la Tunisia, il Marocco, l’Egitto – commenta Giusi Baglivi della Semar Viaggi di Lecce – l’Africa che si vende è solo quella australe, un’area che viene percepita come non pericolosa, sicura, con ottime strutture e grandi appeal. In modo particolare stanno andando molto bene Zanzibar e il Sudafrica. Anche la Tanzania sarebbe ambita, è solo un problema di costi». Questione di budget anche in relazione alle estensioni mare, precisa l’agente: «Nel caso consigliamo per questo periodo invernale il mare di Mauritius e Maldive che in questo periodo è più bello, mentre intorno maggio- giugno o settembre proponiamo, come estensione, la Seychelles». di Maria Paola Quaglia - Fonte: L'AgenziaDiViaggi.it