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Aeroporti lombardi: la Ue boccia il decreto Lupi

Aeroporti lombardi: la Ue boccia il decreto Lupi

La norma va riscritta. Tre gli scenari possibili, che potrebbero portare ad una penalizzazione di Malpensa

Il decreto Lupi, che prende il nome dall’allora ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, che da ottobre 2014 ha regolamentato il traffico presso gli scali lombardi di Linate, Malpensa ed Orio al Serio, è stato bocciato dall’Unione europea. Per Bruxelles le autorità italiane non hanno "consultato le parti interessate prima di emendare le norme di distribuzione del traffico relative al sistema aeroportuale milanese". In ragione di ciò, il documento deve essere nuovamente riscritto.

Il decreto stabiliva - mossa utile anche in vista di Expo - che da Linate si potesse volare anche verso città non capitali europee. Un’iniziativa che aveva pesato non poco nella decisione di Etihad di entrare nel capitale di Alitalia. Fino al 2014, invece, dallo scalo milanese si volava solo nelle capitali europee e negli hub con piu di 40 milioni di passeggeri.

Il ministro Graziano Delrio è gia al lavoro con i suoi tecnici per riscrivere la norma seguendo quanto chiesto dalla Ue. Tre gli scenari possibili: il ritorno al decreto Bersani, e per Linate un taglio, di fatto, delle rotte possibili; l’aumento dei voli nell’aeroporto milanese a più di 18 movimenti-ora giornalieri; l’aggiunta di voli extra europei a Linate.

Le ultime due ipotesi non mancherebbero di penalizzzare Malpensa, e questo ha già scatenato malumori e polemiche. Sea non ha ancora commentato la decisione di Bruxelles, ma è già stato avviato un dialogo con il ministero. - Fonte: GuidaViaggi.it