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Adv spagnole, più lavoro ma più precarietà

Adv spagnole, più lavoro ma più precarietà

20 Settembre 2017
Nel paese iberico gli occupati del settore sfondano quota 60.000, ma con forme di contratto temporanee e molti "falsi autonomi"

Più lavoro ma più precarietà. E’ il settore delle agenzie di viaggio in Spagna, che ha visto il numero complessivo dei lavoratori del comparto tornare a quota 60.000 occupati, ai livelli ante-crisi del 2008. Ma, come ha fatto notare Cesar Galiano, segretario dell’Ugt, uno dei più importanti sindacati spagnoli, a questa crescita nei volumi non ha fatto seguito un conseguente aumento della qualità del lavoro: “Al contrario, la precarietà continua a crescere, e le imprese continuano ad applicare forme di contratti temporanei che tolgono stabilità e che prevedono salari più bassi, specie nei confronti dei lavoratori che vanno a sostituire coloro che vanno in pensione sulla base di forme di contratto più tutelate”.

Altro elemento è quello dell’aumento dei lavoratori autonomi, cresciuti rapidamente del 35% e che hanno portato un quarto degli agenti di viaggio iberici ad essere liberi professionisti. Un caso, secondo Galiano, di “falsi autonomi”, che devono garantire l’esclusiva a una singola impresa ma senza esserne dipendenti e senza usufruire dei vantaggi di un contratto di lavoro subordinato. – Fonte: Guidaviaggi.it