A turismo e trasporti quattro mld
Nella legge di Bilancio anche proroga della moratoria sui prestiti e rifinanziamento della Sabatini
Quattro miliardi di euro per i settori colpiti dal coronavirus per i primi mesi del 2021: turismo e trasporti in primis; proroga della moratoria sui prestiti; rafforzamento del sistema di garanzie sul credito: sono queste solo alcune delle misure a favore delle imprese che faranno parte della legge di bilancio per il 2021. Il consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell'economia e delle fi nanze Roberto Gualtieri, ha approvato (salvo intese) il disegno di legge recante il Bilancio di previsione dello Stato per il 2021, anticipandone i contenuti. La manovra conterrà anche la proroga delle misure a sostegno della patrimonializzazione, il rifinanziamento della Sabatini e del piano Transizione 4.0, il rifi nanziamento delle misure per l'internazionalizzazione gestite da Simest. E il credito d'imposta per gli investimenti al Sud opererà anche nel 2021. La manovra farà ricorso per 15 mld di euro anche agli anticipi del piano Next Generation Eu. Con questi fondi verranno fi nanziati anche i cosiddetti Ipcei: si tratta di progetti industriali di comune interesse strategico per l'Unione europea che hanno elevato effetto moltiplicatore in termini di crescita economica. La moratoria sui mutui segue la proroga del quadro temporaneo. Appena confermata con una proroga al 31 gennaio 2021 (31 marzo per il settore turistico), la moratoria sui mutui alle imprese trova già un ulteriore allungamento grazie alla prossima legge di bilancio 2021. La possibile proroga era nell'aria dal momento che la Commissione Ue ha prorogato al 30 giugno 2021 l'applicazione del quadro temporaneo per il supporto alle imprese colpite dall'emergenza Covid-19. Anche le garanzie pubbliche fornite dal Fondo Garanzia pmi e da Sace potranno godere dello stesso prolungamento, sempre in virtù dell'estensione temporale del quadro temporaneo. Altra misura che benefi cia della stessa proroga è lo strumento per la patrimonializzazione delle pmi. In sostanza, «tutte le misure per la liquidità delle imprese, messe in campo in questi mesi, benefi ceranno della proroga fi no al 30 giugno», ha confermato ieri Gualtieri. Internazionalizzazione, fondi per 1,5 mld. Le misure per l'internazionalizzazione gestite da Simest, nell'ambito del fondo legge 395/81, potranno benefi ciare di uno stanziamento aggiuntivo di 1,5 miliardi di euro nell'ambito della legge di bilancio per il 2021. I nuovi fondi erano richiesti da più parti dopo che il potenziamento delle misure, grazie a una sostanziosa quota a fondo perduto richiedibile nell'ambito del quadro temporaneo dallo scorso 17 settembre, aveva portato a un boom di richieste presentate da parte delle imprese. Nel frattempo, da Simest hanno anticipato che, a causa dell'esaurimento di fondi, sarà presto chiuso lo sportello di accesso alle misure per la patrimonializzazione delle imprese esportatrici, la partecipazione a fi ere, il sostegno alla creazione di strutture all'estero e l'acquisizione dei servizi di un export manager, tra le altre. Se il nuovo stanziamento rappresenta una buona notizia per chi ha già presentato domanda, le imprese che stanno ancora valutando lo strumento o che lo avrebbero valutato nei prossimi mesi potrebbero non beneficiarne in alcun modo. Stando ai numeri anticipati da Simest, infatti, anche sommando lo stanziamento attuale a quanto previsto dalla nuova legge di bilancio non sarebbe possibile soddisfare tutte le richieste pervenute fi no ad oggi. Tuttavia, va tenuto in considerazione che gran parte delle richieste è tuttora in fase istruttoria e che, quindi, alcune potrebbero non giungere alla concessione dell'agevolazione. Il bonus per investire nel Mezzogiorno guadagna un altro anno. Le imprese del Mezzogiorno possono esultare di nuovo per la proroga del credito d'imposta a sostegno degli investimenti. Già la scorsa legge di bilancio aveva dato un anno in più alle imprese (il 2020), considerando che l'agevolazione precedente sarebbe scaduta il 31 dicembre 2019. Adesso, le imprese guadagnano un ulteriore anno, seppur non si materializza un orizzonte più ampio come invece sarebbe necessario per programmare gli investimenti più complessi che vanno oltre l'acquisto di un semplice macchinario. Sono beneficiarie dell'agevolazione le imprese che effettuano l'acquisizione dei beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e nelle zone assistite delle regioni Molise, Sardegna e Abruzzo. L'agevolazione sostiene l'acquisto, anche mediante contratti di locazione fi nanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio, effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fi no al 31 dicembre 2021 (in base alla proroga della nuova legge di Bilancio). Il credito d'imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni, nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, pari a 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, a 5 milioni di euro per le medie imprese e a 15 milioni di euro per le grandi imprese. Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione fi nanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l'acquisto dei beni; detto costo non comprende le spese di manutenzione. Il credito d'imposta varia in base alle percentuali previste in sede europea; ad esempio, una piccola impresa in Sicilia può ottenere un credito d'imposta del 45% dell'investimento, mentre una grande imprese in Sardegna può ambire a un'agevolazione del 10%. Investimenti pubblici. A riguardo, il ministro dell'economia ieri ha chiosato: «In aggiunta alle risorse del Recovery fund nascerà un nuovo fondo da 50 mld per i prossimi 15 anni per gli investimenti. E poiché col sistema attuale non si registrano buone performance di spesa, i fondi andranno direttamente ai ministeri,
affinchè li possano spendere fin dal primo gennaio 2021».
Fonte = ITALIA OGGI 20/10/20