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A picco gli arrivi da Mosca e Tokyo

A picco gli arrivi da Mosca e Tokyo

lo, che rende cara tutta l'Europa, Italia compresa, per la fascia media di clientela. È molto probabile che l'effetto crisi si protragga nel 2015. Prevediamo di recuperare prenotazioni da mercati alternativi come Cina e Stati Uniti». Alla Universal Travel Services, società fondata a Milano da Marina Timofeeva, che fa da tramite tra ospitalità italiana e operatori russi, commentano: «In Russia c'è un clima di attesa nella classe media. Si aspetta gennaio per capire cosa succederà al rublo. Diminuiscono i gruppi e crescono i viaggi domestici per le festività imminenti».

Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, aggiunge che «ad ottobre e novembre Milano è stata una delle città più colpite dalla defezione dei russi e per il 2015 stimiamo un ulteriore calo del 10%». La società online Biletix rileva che in Russia il costo dei biglietti aerei per l'estero è aumentato del 17% a novembre rispetto all'anno scorso e l'agenzia Pososhok stima che la caduta del rublo farà lievitare i prezzi della biglietteria internazionale del 25-30% a dicembre.

Anche dal Giappone i segnali non sono positivi: «La stagnazione economica influisce sulla capacità di spesa - commenta Iorio - e non rileviamo segnali di miglioramento». «La Jata (l'associazione giapponese degli agenti di viaggio) segnala un calo del 9% di arrivi in Italia nel periodo ottobre-dicembre 2014  asserisce Etsuko Oshima, amministratore del portale japanitalytravel.com -. A causa dell'euro forte stanno diminuendo soprattutto i turisti individuali che organizzano il viaggio e prenotano gli alberghi sotto data. I gruppi non subiscono per ora questo problema, perché il prezzo del viaggio viene fissato in yen con forte anticipo». Gli operatori giapponesi, però, annunciano che la riduzione del numero dei turisti giapponesi potrebbe arrivare anche al -20/30% in questo periodo di fine anno «e saranno più oculati nella spesa», sottolinea Oshima.

Buone notizie dal fronte americano. «L'apprezzamento del dollaro e le buone performance economiche favoriscono l'aumento di fiducia dei consumatori e la propensione a spendere», osserva Mara Manente (Ciset Venezia). Conferma Bocca: «Il dollaro continua a rafforzarsi e il paese è in pieno boom economico. L'amore per l'Italia e le sue città d'arte fa sperare in un +10-15% di arrivi nel 2015». Di trend molto positivo del mercato Usa parla anche Michele Cerruti, amministratore delegato Gastaldi Global Travel: «Stiamo ritornando ai livelli di dieci anni fa. I viaggi incentive sono di nuovo programmati con 2-3 anni di anticipo e i gruppi sono tornati ad essere numerosi, con 400-500 persone».

Resta il nodo promozione. «Abbiamo impiegato sei mesi per riformare lo statuto dell'Enit - dichiara Bocca - ora è pronto ma i flussi non si creano con gli statuti. Occorrono governance e fondi. Progettiamo un'Agenzia per l'Italia che promuova il turismo insieme alle altre eccellenze del made in Italy».

I NUMERI CHIAVE

5,2 milioni

I pernottamenti dei russi

Stima Bankitalia sui pernottamenti dei turisti russi in Italia nell'arco di un anno

1 miliardo

La spesa

Valore della spesa dei turisti da Mosca nell'arco di un anno in euro

700 milioni

I giapponesi

La spesa annua dei turisti giapponesi si attesta sui 700 milioni di euro

2,8 milioni

Notti in hotel

Stima sui pernottamenti dei giapponesi nell'arco di un anno - Fonte: Il Sole 24 Ore (di Laura Dominici)