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2014: l industria del presente

2014: l industria del presente

Tutto o quasi accade sul web e sul mobile, e interessa da vicino le agenzie di viaggi: per fare business, e perché, come ci diceva un professionista esperto, bisogna conoscere il prodotto con cui si compete. Tenendo presente che il turismo resta un industria di persone e imprese concrete, al lavoro per altre persone.

Il viaggiatore muto

È figlio della rivoluzione digitale, che accelera. Cerca, sceglie e prenota da tablet, cellulare e pc, fa tutto da solo e per tutti i servizi, evita l interazione umana e sa cavarsela ovunque. Piace agli hotel che eliminano reception e room service. Per capirlo ora c è Big Data, il mare di dati in cui le sue scelte sono tutte tracciate, per offrirgli prodotto personalizzato appena si azzarda a cliccare su una pagina web. Il rischio, dicono gli analisti, è di farlo sentire braccato.

Bleisure Travel, Bizcation

I due neologismi dicono che il confine tra business e leisure è sempre più sottile sotto la pressione del mobile  come rileva Pullman Hotels  soprattutto tra i giovani, che cercano da soli la combinazione più efficiente, spesso scavalcando gli strumenti rigidi della travel policy aziendale. E poi la quasi totalità dei business traveler si ritaglia tempo libero nei viaggi di lavoro, da dedicare al turismo.

Nell era della  curation

È l era della curation: è il format che raccoglie il massimo delle informazioni su un argomento dato, aggiornate e sintetiche. Perché serve molto tempo per estrarre le informazioni giuste dal mare magnum del web, e sul mobile i dati servono in piccolo formato: i fornitori devono strutturare così info trasparenti, utili e mirate sul cliente. Come fanno per esempio Room 77, HotelTonight, MyGola, e HomeAway con il nuovo canale lusso: per darci precisamente quel che ci serve in quel momento e quel luogo

Vedere per credere

Video e foto dominano il marketing, Instagram (di Facebook) è il social che cresce di più, le immagini sono sono lo strumento emergente del web anche grazie alle nuove raffinate fotocamere digitali userfriendly, non più carissime. Ora anche Starwood fa pubblicità su Instagram, dove Airbnb lancia la seconda campagna di social videomarketing con gli AirbnbShorts.

L apparenza non inganna

Un bel design fa vendere molto di più: ovvio ma non troppo. Ha cominciato Apple, con i suoi computer, e ora gli alberghi diventano contemporanei e sempre più comodi per lavorarci dentro, come pure i nuovi terminal futuristici degli aeroporti. L apparenza vince anche per le infrastrutture e i servizi. Ora si può prenotare in pochi click anche un hotel vetusto: che però si vede benissimo com è, in anticipo sul tablet, e fa scappare.

Troppe startup: molte a rischio

Mai prima di ora si è vista sul web una fioritura così rigogliosa di startup di ogni tipo, in aggiunta ai social network e ai portali tematici legati al turismo, anche quelli di fotosharing. Gli analisti prevedono chiusure numerose a breve, per carenza di fondi, debolezze del modello di business e affollamento, su una filiera lunga che spartisce margini raramente lauti. Molte startup passano ai grandi player, che spesso vogliono solo i loro bravissimi fondatori.

Il cinese viaggiatore indipendente

Tutti lo vogliono: sono milioni di viaggiatori pazzi per lo shopping più ricco e costoso, che si fanno finalmente vedere sul grande mercato. Anche perché i gruppi, che per anni hanno dominato la domanda cinese, sono rincarati fin quasi a raggiungere il tailor made individuale. In più ora arrivano i nativi digitali, più colti e disinvolti dei loro genitori, affascinati dalla cultura, dalla bellezza e dal design.

Ospitalità social: l hotel si reinventa

L ospite arriva in hotel pieno di aspettative, avido di belle cose da fare che già immagina, già carico di informazione dettagliata raccolta sul web. Cosìl hotel si attrezza per dare qualcosa di più di un posto per dormire, di concerto con le imprese di servizi sul territorio. Per offrire un esperienza piacevole e intima quanto quella che i suoi clienti troverebbero nella nuova ospitalità social e sharing, a contatto con la gente del posto.

I low cost fanno man bassa

Questo si vede chiaro da vicino in tutto il mondo, dagli Usa all Europa all Oriente al Medio Oriente. Nel 2013 per la prima volta i ricavi medi per passeggero dei vettori low cost sulle rotte domestiche hanno superato quelli dei competitor full service. E molti voleranno presto sul lungo raggio, come fa con successo AirAsiaX. Il business travel è già cliente assiduo. E tutto questo, crisi permettendo, farà crescere ancora il turismo globale.

Visti  rilassati

Il turismo porta denaro, piace a tutti. Così le nazioni cedono lentamente alle pressioni dell industria per facilitare l emissione dei visti. Si diffonde la pratica del visto all arrivo per i viaggiatori di molti Paesi emergenti. Allentano la stretta anche Russia, Cina e Myanmar, facilitano i processi Usa e Gran Bretagna. Gli effetti cominciano a vedersi.

Nuovo trasporto, alternativo

I giovani, i cosiddetti Millennial, preferiscono usare che possedere. Così sempre più si condividono le auto, e le bici si imbarcano su treni locali e intercity (quelli che in Italia stanno sparendo). A New York si afferma Citibike, in Spagna le bici si vendono per la prima volta più delle auto, l americana Amtrak ha fatto nel 2013 il suo record di passeggeri, e il treno veloce spopola in Europa come in Cina sul breve e medio raggio, dove batte l aereo.

Airbnb e gli altri si mettono in regola

Nel 2013 è decollata la sharing economy nel turismo, con Airbnb e Uber (le auto con autista). Quest anno tutto questo si metterà in regola con le normative locali  risolvendo tutte le controversie di questi anni  per diventare industria vera, con un modello di consumo condiviso. Anche grazie ai professionisti del lobbying che, molto ben pagati, perorano la loro causa presso i singoli governi, ottenendo leggi che riconoscono e regolano il loro campo di azione.

Volare self service

Fai da te totale: dal pc di casa si stampano le carte di imbarco, e le etichette dei bagagli che poi si depositano nell apposito chiosco in aeroporto; il check-in si fa anche dal mobile, dove si ricevono info in tempo reale su variazioni di orari e gate di imbarco. Sul mobile si vede la distanza del gate dall ingresso, e qualcuno ci segnala il negozio dei nostri dolci preferiti, che è sul percorso. Sempre più tracciati e sempre più soli, sempre meno umanità.

Il metasearch batte quasi tutti

Tutto infine ruota sempre più intorno al portale che scova la migliore scelta per il volo, l hotel e l auto, scavando tra centinaia di altri siti: Priceline ha comprato Kayak, Expedia si è preso Trivago, TripAdvisor si è fatto il proprio metasearch, Skyscanner spopola anche in Italia. È il segmento che online cresce di più. Piace molto ai consumatori, e continuerà a piacere a patto che rimanga efficiente, senza compiacere le case madri. Ai fornitori facilita l espansione su mercati anche lontanissimi. - Fonte: L'Agenzia di Viaggi sito web (di Marina Firrao)