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«Gli aeroporti del Mezzogiorno devono investire»

«Gli aeroporti del Mezzogiorno devono investire»

Trasporti. Monito dell'Enac alle società di gestione

Riggio: nei prossimi cinque anni servono almeno 500 milioni per completare le infrastrutture

Servono investimenti per almeno mezzo miliardo di euro nel corso dei prossimi cinque anni. Il presidente dell'Enac, Vito Riggio ha convocato ieri mattina una riunione con i vertici delle società di gestione degli aeroporti di Abruzzo, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna. L'obiettivo era fare il punto sullo stato degli investimenti e sullo sviluppo infrastrutturale negli aeroporti del Sud.

Così dall'Ente nazionale aviazione civile, per i prossimi anni, è arrivato un richiamo preciso: le società del Mezzogiorno dovranno dire addio a ritardi e scostamenti rispetto alla programmazione. In caso contrario, potrebbero scattare sanzioni, fino alla revoca della concessione. L'Enac, durante l'incontro di ieri, ha presentato un dossier che ha fatto il punto su quello che è accaduto finora al Sud. Dal 2000 ad oggi sono stati effettuati investimenti per 1,5 miliardi di euro.

Fino al 2010 il grosso di questo denaro è arrivato da fondi pubblici e comunitari, mentre negli ultimi cinque anni è diventato più consistente l'apporto delle società affidatarie della gestione degli scali. Complessivamente, comunque, il pezzo più rilevante ha riguardato opere oggetto di finanziamenti pubblici,sostenute da cofinanziamenti a carico dei gestori: si tratta grossomodo di un miliardo, concentrato per la gran parte in Puglia (410,1 milioni), Sicilia (243,2 milioni) e Sardegna (197,7 milioni). Le opere completamente autofinanziate dai gestori, riferite a contratti di programma, sono arrivate invece a poco meno di 220 milioni di euro. In fase di realizzazione di questi investimenti non tutto, però, è andato secondo i piani.

Enac, infatti, parla di «scostamenti rispetto a quanto programmato» che sono «in parte giustificati dai ritardi nell'approvazione dei contratti di programma e in parte ricadono, invece, su criticità di alcune singole società di gestione». Su queste criticità verranno fatti approfondimenti, anche perché l'Ente potrebbe decidere addirittura di sanzionare le società in questione, fino alla revoca delle concessioni. E, per il futuro, si fanno già le prime cifre: la richiesta di Vito Riggio è che vengano fatti investimenti per mezzo miliardo nei prossimi cinque anni.

La partita degli scali del Sud, però, non riguarderà soltanto gli aeroporti, ma anche le infrastrutture collegate. Per questo è in fase di definizione un piano di collegamenti ferroviari che integrerà meglio gli aeroporti del Mezzogiorno con la rete esistente, alta velocità inclusa. Il progetto, in fase avanzata, sarà elaborato insieme a Rete ferroviaria italiana: anche la società del Gruppo Ferrovie era presente alla riunione di ieri. «Tra quindici giorni conto di presentarlo al ministro Delrio», ha concluso Riggio. - di Gi.L. - Fonte: IlSole24Ore