Mare Italia: come si preannuncia l’estate
Abbiamo fatto il punto con alcuni Tour Operator ASTOI per i quali l’Italia rappresenta molto in termini di volume d’affari: Alpitour, Ota Viaggi, Valtur/Nicolaus e Veratour.
Com’è il trend? Quali le previsioni?
Dopo il boom registrato per i Ponti di Pasqua e Primaverili, le prenotazioni per l’estate sono indubbiamente rallentate, anche a causa del maltempo. La destinazione Italia non perde di appeal ma ha bisogno di supporti commerciali costanti. Da rilevare però che non c’è regressione rispetto al 2018 e che il target famiglia rimane il principale.
Quanto incide Advance Booking sull’Italia?
Per Alpitour il 22% in più rispetto all’anno scorso, che sale fino al 36% nelle agenzie del proprio network.
Anche per Ota Viaggi è aumentato il numero di chi ne ha usufruito rispetto al 2018, anche perché l’operatore ha messo in campo pacchetti famiglia “2+2=2” e scontistiche fino al 30%.
Valtur/Nicolaus ha invece totalizzato il 45% delle prenotazioni realizzate ad oggi attraverso la formula dell’advance.
Per Veratour l’advance booking sull’Italia pesa addirittura il 75%, anche perché sul tema repeaters, se in generale la percentuale è del 40%, nel caso dell’Italia è del 70% e i clienti vogliono essere sicuri di aggiudicarsi le disponibilità.
Quali sono le regioni e i prodotti più richiesti?
Per Alpitour la Sardegna è in testa alla classifica (specie la costa sud), seguita da Puglia, Sicilia e Calabria. La costa Adriatica vince su quella Tirrenica, la Toscana stenta. Le preferenze vanno ai prodotti brandizzati, i club (AlpiClub, SeaClub, BravoClub) e i VOI hotels rispetto alle strutture generaliste.
Per Ota Viaggi Sardegna e Sicilia, che registrano un incremento del 12% circa rispetto alla precedente estate.
Per Valtur/Nicolaus Sardegna e Puglia detengono la palma di regioni leader.
Veratour in Italia ha sette strutture e quelle in Sardegna sono il fiore all’occhiello. Le vendite individuali sono cresciute a doppia cifra rispetto al 2018, specialmente grazie alla prenotazione anticipata.
Quali sono le difficoltà del prodotto Mare Italia quest’anno? Quali le strategie per affrontarle?
Il mercato Italia vuole format classici e prezzi chiari. Anche se la capacità di spesa in maggio è minore (dopo i ponti primaverili), non c’è bisogno di svendere, né di adottare pricing altalenanti, ma semmai di essere flessibili e pronti.
Ota Viaggi sta ampliando la programmazione con proposte extra catalogo per offrire sempre più scelta al consumatore finale, e sta predisponendo offerte speciali con pacchetti che includono volo o traghetto.
Alpitour ha in programma iniziative commerciali che premiano la marginalità del trade rispetto alla propria e nutre aspettative dalla new entry VOI Colonna Village in Sardegna.
Valtur/Nicolaus ha adottato una politica di commissioni con premialità importanti per le agenzie.
La forte ripresa del Mar Rosso può danneggiare in qualche misura il Mare Italia?
Secondo Alpitour no; monitorato e analizzato, il boom dell’Egitto non cannibalizza l’Italia o le altre mete nel Mediterraneo. Si tratta di una tipologia di vacanza diversa, non solo di costi: ad esempio la Tunisia costa meno dell’Italia, ma non per questo è gettonatissima.
Anche Ota Viaggi ritiene che l’Egitto non penalizzi il Mare Italia; l’operatore programma il Belpaese da 30 anni, diventando un riferimento per le agenzie di viaggi. In maggio ha anche organizzato due educational, in Sicilia e in Sardegna.
Per Valtur/Nicolaus l’Italia non viene cannibalizzato dall’Egitto; sono altri i fattori che stanno causando un ritardo nelle prenotazioni: dal clima all’incertezza politica ed economica.
Veratour, pur avendo oltre mille posti a settimana sull’Egitto, non ha visto diminuire le richieste per l’Italia, dove nei Veraclub la cucina rappresenta uno dei punti di forza e dove tutto è calibrato per una clientela particolarmente esigente.
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